Area ferroviaria ex Officina rialzo di Falconara Marittima: estratto un grosso serbatoio dal sottosuolo. Le foto delle operazioni
Per tutta la giornata odierna all’interno dell’area della ex Officina squadra rialzo di Falconara Marittima di proprietà RFI si sono svolte le operazioni per la rimozione dal sottosuolo di un serbatoio probabilmente adibito al contenimento di idrocarburi o lubrificanti a servizio delle officine che furono in attività fino agli anni ‘90.
Si ricorda che tutta l’area e gli stessi locali interni sono oggetto di caratterizzazione, messa in sicurezza e futura bonifica seguite all’interno delle Conferenze dei Servizi convocate periodicamente da Ministero dell’Ambiente e a cui prende parte d’autorità anche il Comune di Falconara Marittima insieme a Regione Marche, ARPAM, ISPRA, Provincia di Ancona.
Nella Conferenza dei servizi del 24 giugno 2016 (peraltro l’ultima in cui è presente la problematica del sito consultabile nel sito ministeriale) l’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) aveva indicato “la necessità di integrare il monitoraggio ed eventualmente le misure di prevenzione da integrare con almeno altri due pozzi idrogeologicamente a valle delle officine” in quanto andava “valutato il potenziale contributo dato dalle officine ivi presenti che possono fungere da centro di pericolo”.
La domanda è se il serbatoio rimosso oggi, sia stato considerato una o la fonte della contaminazione in loco che, per quanto riguarda l’acqua di falda, comprende “ferro, manganese, tetracloroetilene e idrocarburi totali” (fonte: Camera dei Deputati – Senato della Repubblica Commissione Parlamentare di Inchiesta sulle attività illecite connesse al Ciclo dei Rifiuti e su illeciti ambientali ad asse correlati. Missione in Ancona – Seduta di mercoledì 21 Giugno 2017).
L’inquinamento in tutta l’area emerse nel 2000 a seguito di un esposto dei cittadini del Comitato del quartiere Villanova che denunciarono l’asportazione senza controllo di terra e detriti maleodoranti di idrocarburi durante la realizzazione del sottopasso veicolare in via Monti e Tognetti, a fianco della ex Officina ferroviari squadra rialzo.
Nelle prime due foto: operazioni di aspirazione liquidi
Il serbatorio estratto
Loris Calcina per Cittadini in Comune/Falconara Bene Comune
Sicurezza strade quartiere Fiumesino: la richiesta di convocazione urgente della Commissione consiliare V^, presentata il 25 gennaio, è stata di fatto fatta cadere nel vuoto dalla maggioranza!
Comunicato stampa del 02/02/2022.
Stamane come Capogruppo Cic/Fbc e SAF, tramite la Segreteria, ho sollecitato la convocazione della Commissione consiliare V^, presieduta dal Consigliere Zizzamia e formalizzata in data 25 gennaio (vedi pdf a seguire) insieme ai gruppi M5S, PD, IV e Misto.
fiumesino-pedoni-richiesta-convocazione-commissione-consiliare-v-firmata.pdf
A seguito dell’investimento mortale, avvenuto a Fiumesino pochi giorni prima, una richiesta di convocazione urgente presentata dai due terzi dei componenti della Commissione, avrebbe dovuto indurre ad una convocazione tempestiva. Dopo un fatto così grave non possiamo accettare che la maggioranza si nasconda dietro le pieghe del Regolamento del consiglio comunale che purtroppo non prevede termini di accoglimento per le richieste di urgenza.
Al grave fatto sono seguiti vari incontri importanti fra gli Assessori competenti, il Sindaco e gli Enti coinvolti e si sono svolti eludendo qualsiasi tipo di confronto istituzionale preventivo con i Consiglieri (tutti, sia di minoranza che maggioranza). Sarebbe stato utile convocare la Commissione con immediatezza, prima di procedere agli incontri o al limite durante, perché l’Anas poteva essere convocata proprio in Commissione, ciò avrebbe dato non solo possibilità a tutti i Consiglieri di porre domande e riflessioni, concorrendo alle valutazioni sui possibili interventi da adottare, ma anche ai cittadini di poter ascoltare i contenuti di quell’incontro perché sarebbe avvenuto in streaming e ne sarebbe rimasta la registrazione.
Roberto Cenci – Capogruppo e Consigliere liste civiche Cittadini in Comune, Falconara Bene Comune e SiAmo Falconara sinistra in comune
Incendio alla raffineria API del 24/2/2022 e sequestro dell’impianto da parte della Procura della Repubblica: nonostante l’incompetenza e l’ostruzionismo del Presidente del Consiglio comunale, il Consigliere Roberto Cenci è riuscito a raccontare quanto all’incisiva azione dei cittadini (che avevano immediatamente chiesto il sequestro alla Procura) non sia corrisposta una pari e adeguata azione del Sindaco. «Le azioni che hanno fatto i cittadini, ancora di più le poteva fare il Comune; certi interventi hanno un peso differente se a farli sono soltanto i cittadini o un’Amministrazione comunale!» ha dichiarato il Consigliere Cenci.
Comunicato Stampa del 16/03/2022
Nel Consiglio comunale di Falconara Marittima svoltosi ieri, all’inizio – su mia insistenza – si è dibattuto molto della notizia diffusa dalla Stampa dell’apertura di un fascicolo da parte della Procura della Repubblica a seguito incendio in raffineria del 24 febbraio scorso. Il Presidente del Consiglio non mi voleva far intervenire e quindi, all’inizio, c’è stato un durissimo scontro. Ho dovuto insistere molto dimostrando il palese tentativo di abuso e l’errata interpretazione del Regolamento del Consiglio comunale. Quando se ne sono resi conto, sono poi riuscito ad intervenire, una prima volta (play al minuto 15 e 30 secondi) e poi nuovamente dopo le dichiarazioni del Sindaco, che aveva cercato di eludere ciò che avevo già ben spiegato nel mio primo intervento. Tra il primo e il secondo intervento (Play al minuto 37 e 17 secondi), sostenuto poco dopo anche da un buon intervento del Consigliere del M5S Bruno Frapiccini, credo di essere riuscito a far capire a chi ascoltava lo streaming – o poi, da oggi, la registrazione – che il Comune in questo caso si è accodato ad un procedimento penale aperto da altri, aperto cioè d’ufficio della Procura e contestualmente alimentato dalle denunce dei cittadini (che dai Carabinieri ci sono andati realmente), i quali attraverso il proprio legale hanno anche chiesto il sequestro dell’impianto oggetto dell’incendio, richiesta accolta e sequestro eseguito. Di tutto questo il Comune non ha fatto nulla e se lo hanno potuto fare i cittadini lo poteva ancor di più fare il Comune; che lo facciano i cittadini non è la stessa cosa rispetto al Comune, non ha lo stesso peso.
A questo link https://falconaramarittima.civicam.it/live73-Consiglio-Comunale-ore-16-00.html del Consiglio comunale registrato, all’inizio si può trovare tutto spiegato all’inizio del Consiglio. L’intervento del Sindaco si trova fra i due miei interventi sopra citati
Roberto Cenci – Capogruppo liste civiche Cittadini in Comune/Falconara Bene Comune e SiAmo Falconara sinistra in Comune
Delusione per l’esito della capi gruppo: il Presidente del Consiglio non inserisce all’OdG del prossimo Consiglio Comunale la nostra interrogazione relativa al rischio di esondazione rappresentato dalla presenza di due strade di cantiere documentate ad inizio novembre.
Martedì 7 dicembre si è svolta la riunione dei capigruppo che viene convocata per comunicare e cercare di concordare i punti all’ordine del Giorno del prossimo Consiglio comunale. Esprimo delusione per la decisione del Presidente del Consiglio di non aver voluto inserire fra questi la nostra interrogazione presentata per quanto riguarda il concreto rischio di esondazione dei fossi S.Sebastiano e Nuovo Fosso della Liscia a seguito della realizzazione di due strade di cantiere, rischio ampiamente documentato e sfiorato alcune settimane fa. La nostra interrogazione sulla situazione dei fossi dell’area industriale di Castelferretti non verrà inserita nel prossimo consiglio comunale del 13/12, nonostante il rischio concreto di esondazione che si potrebbe ripresentare a fronte di abbondanti piogge. Riteniamo questo trattamento una mancanza di rispetto e di sensibilità politica nei confronti del nostro gruppo consiliare, in quanto abbiamo presentato una sola interrogazione nel corso degli ultimi due mesi e non ci si può imputare, come invece pronunciato dal Presidente del Consiglio durante la capi gruppo, di scombinare il lavoro degli uffici e del consiglio comunale per questo unico punto. Non è inoltre accettabile che lo stesso abbia considerato come non urgente questo argomento, la situazione odierna di forte criticità in zona ex Avion Hotel (stamane il fosso è esondato) e non solo dimostra ancora una volta anche quanta sufficienza ci sia da parte dell’assessore all’ambiente V. Barchiesi che nelle settimane scorse avrebbe dovuto raccogliere immediatamente l’opportunità rappresentata dalla nostra segnalazione anziché derubricarla come non urgente. Martedì durante la capi gruppo consigliare il consigliere Baldassini, che ringrazio, si era reso disponibile a che una sua interrogazione non venisse discussa pur di concedere spazio a quella del nostro gruppo, più urgente, ma il Presidente del Consiglio Luca Cappanera non è stato comunque disponile. La strada di cantiere a valle della piscina però nel frattempo è stata rimossa, come dimostra la foto qui allegata scattata stamane, opportunamente rimossa. Questo dimostra quanto fosse adeguata quella nostra segnalazione, forse recepita anche se mediaticamente derubricata dall’amministrazione come non opportuna o non urgente, dato che il lavoro è stato fatto. Oggi se quella strada provvisoria fosse rimasta com’era cosa sarebbe accaduto?
n.2 foto per mettere a raffronto la situazione di mese fa e quella di oggi:
– 2021.12.11 Fosso S. Sebastiano a valle della piscina, ponte ferrovia.
– 2021.11.08 Sbarramento fosso S. Sebastiano con sedimenti terra
Cenci Roberto – Capigruppo e consigliere comunale liste civiche Cic/Fbc e SAF.
SCUOLE ELEMENTARI DA VINCI DI CASTELFERRETTI, SI RISPARMIA SUI BAMBINI?
Dopo oltre 5 anni dall’espletamento delle verifiche di vulnerabilità sismica della scuola primaria Da Vinci di Castelferretti e tre gravi scosse manifestatesi nel 2016 e 2017, questa estate l’Amministrazione comunale ha presentato il progetto relativo alla ristrutturazione di una sola parte del plesso, cioè quella in cemento armato di più recente costruzione. La parte più vecchia invece, cioè quella risalente ai primi del ‘900, ha visto finora solamente il rifacimento della copertura e nessun altro intervento sembra essere previsto.
Ci risulta che nel corso dell’estate il Sindaco e l’Assessore ai LL.PP. abbiano effettuato sopralluoghi in diversi immobili dismessi della zona artigianale Ciaf (ABC, ecc.) sino ad arrivare nel vicino territorio di Chiaravalle, senza però riuscire ad individuare una sistemazione logistica consona, che potesse ospitare gli attuali 250 alunni del plesso delle elementari Da Vinci di Castelferretti.
A tutt’oggi non esiste un progetto definito di sistemazione temporanea delle classi, si ipotizza che due delle nove complessive possano essere ospitate nei locali delle scuole medie e sette andranno nel plesso della parrocchia di S. Andrea di Castelferretti, ma non si conoscono:
– i costi dei lavori necessari alla predisposizione delle aule;
– il canone d’affitto;
– se la superficie delle aule sarà adeguata al numero degli alunni (il DM del 18 dicembre 1975 stabilisce in 1,8 mq lo spazio minimo previsto per alunno);
– se sono previste uscite di sicurezza per le aule ubicate al primo piano;
– se tutte le aule sono a norma dal punto di vista illuminotecnico e di areazione.
Non sono inoltri chiari i tempi di permanenza degli alunni all’interno dei locali parrocchiali.
Tutto questo poteva essere evitato se si fosse presa in considerazione la raccolta di firme da parte dei genitori avvenuta all’inizio del 2018 e inviata al Sindaco, con la quale si auspicava la realizzazione di un nuovo plesso anziché la ristrutturazione dell’esistente.
Invece con la Delibera di Giunta 243 del 19.06.2018 la Giunta ha valutato troppo elevato il costo di circa 5 milioni e 200 mila euro per un eventuale nuovo plesso, ed ha optato per la ristrutturazione dell’esistente. Presto sarà possibile fare un raffronto però tra quelli che sarebbero stati i costi di una nuova scuola con quelli della ristrutturazione del vecchio edificio: il nostro gruppo attende di sapere l’importo totale dei costi per la demolizione del plesso in cemento armato e della sua ricostruzione, a cui nel tempo si dovranno aggiungere anche quelli relativi ad eventuali varianti in corso d’opera. Attualmente circolano stime dei costi per i lavori ipotizzati in circa 4 milioni di euro, ma senza considerare quelli relativi alla porzione di edificio di cui si è già provveduto al rifacimento della copertura, porzione che molto probabilmente avrà però anche necessità di ulteriori interventi.
Da informazioni da noi acquisite, al termine dei lavori, si avrà inoltre una scuola primaria con una palestra piccola, completamente interrata e non idonea ad attività sportive extrascolastiche, come ad esempio il basket, la pallavolo, il calcetto, saranno possibili solo attività motorie primarie, vista la mancanza di altezze e superfici sufficienti.
L’attuale scelta della maggioranza preclude anche la possibilità di avere aree verdi esterne quanto mai opportune e utili per lo svolgimento di attività ludico/scolastiche in bambini di quella fascia di età.
L’ipotesi di un nuovo plesso avrebbe inoltre consentito di progettare anche un’opportuna area adibita a parcheggio evitando l’attuale annoso congestionamento dell’area in termini di traffico in fase di ingresso e uscita dalle scuole.
Cenci Roberto Capogruppo consiliare Cittadini in Comune/Falconara Bene Comune e SiAmo Falconara Sinistra in Comune.
Via del Consorzio, sfiorato l’allargamento. L’Assessore Barchiesi nei giorni scorsi aveva fatto bene a minimizzare la nostra segnalazione?
Nei giorni scorsi il nostro gruppo consiliare aveva richiamato l’attenzione dell’Assessore Valentina Barchiesi e del Sindaco Stefania Signorini sul potenziale rischio esondazione rappresentato dalla realizzazione di due strade di cantiere che di fatto, con blocchi di cemento inseriti nel letto dei fossi interessati (S. Sebastiano e Nuovo fosso della Liscia), si sarebbero prestate a diventare degli sbarramenti al verificarsi di abbondanti piogge.
L’Assessore Barchiesi a mezzo stampa si era affrettata a rassicurare, dichiarando che il pericolo non c’era e che in stratto raccordo con il Consorzio di Bonifica si sarebbe fatta nel caso intervenire prontamente l’impresa appaltatrice per la rimozione dei blocchi di cemento.
Come si può vedere da queste foto ieri sera/notte l’impresa appaltatrice forse non ha fatto in tempo a rimuove i manufatti di cemento. Le foto che alleghiamo mostrano come l’acqua nella serata del 16 novembre c.a. sia arrivata fino quasi alla sommità del ponte della ferrovia (a valle della piscina comunale), lo si può vedere dai residui di terra ancora presenti e un grosso albero ed altri pezzi di legno sono ammassati all’ingresso dei tubi. Non sappiamo se i blocchi sovrastanti siano stati rimossi dalla forza dell’acqua o da mezzi meccanici.
Anche presso il ponte di via del Consorzio, dalle foto riusciamo a mostrare che l’acqua del fosso S. Sebastiano ha scorso ma molta vegetazione, che si trova a valle della piscina comunale, risulta piegata perché che l’acqua era arrivata circa due metri più in alto rispetto al livello attuale, anche qui quasi alla sommità del ponte. Allagamento sfiorato, di un nulla.
Dal particolare dei sedimenti mostrati in foto e presenti sopra gli argini del ponte ci auguriamo ora l’Assessore possa rendersi conto di quanto non siano state opportune le sue rassicurazioni dei giorni scorsi, vorremmo si rendesse conto che sul fosso S. Sebastiano l’acqua è stata molto alta e ha spazzato via la parte superiore della strada di cantiere, sopra i blocchi, poi per fortuna si è contenuta.
In caso di danneggiamenti non accetteremo che si possa dire “bomba d’acqua”, questa è una situazione di pericolo da noi tempestivamente segnalata e minimizzata dall’amministrazione, su cui ora occorre intervenire, senza più ritardi. Ci rivolgiamo al Sindaco: inutile vantarsi per le pulizie dei fossi per poi mantenere questi sbarramenti fisici creati con le attuali strade di cantiere. In previsione delle ulteriori abbondanti piogge previste suggeriamo la loro rimozione, le imprese appaltatrici dovranno poi provvedere a realizzarle in altro modo, non possono costituire loro stesse potenziale motivo di esondazione.
Si allegano n.5 foto.
Ringrazio per la cortese attenzione ed invio cordiali saluti.
Cenci Roberto,
Capogruppo e Consigliere comunale delle liste civiche
Cittadini in Comune/Falconara Bene Comune e SiAmo Falconara sinistra in Comune.
Foto 1 e 2 fosso S. Sebastiano: rami e alberi ostruiscono i tubi posti sotto la strada di cantiere:
Foto 3 e 4 fosso S. Sebastiano: sedimenti di terra sopra l’argine sotto il ponte ferrovia:
Foto 5 Ponte via del Consorzio, a valle della piscina comunale di Falconara.