Raffineria aperta – Corporate Academy: i motivi del rifiuto all’invito del Consigliere comunale di CiC/FBC/SAF. Calcina: “Ci sono almeno quattro motivi maturati negli ultimi 18 mesi che riguardano senza dubbio anche il Sindaco di Falconara Marittima, il Presidente della Regione Marche e il Direttore Generale dell’ARPA Marche. Purtroppo, loro che sono i CONTROLLORI e i TUTORI DELLA SALUTE DEI CITTADINI fanno spallucce a quei reiterati e sprezzanti comportamenti del CONTROLLATO – API raffineria – e si avvieranno ad un inutile tour esclusivo in raffineria e al tavolo del light lunch. La loro ignavia è la forza di API raffineria”
API raffineria, per il tramite della Segreteria Generale del Comune di Falconara Marittima, ha rinnovato l’invito e sollecitato un riscontro da parte dei Consiglieri Comunali a partecipare all’evento Raffineria Aperta | Corporate Academy. Anche con messaggi personali.
Quelle che seguono sono le motivazioni del rifiuto del nostro Consigliere comunale inviate alla R.S.V.P. segreteria.eventi@gruppoapi.com
Il sottoscritto Loris Calcina, Capogruppo e Consigliere comunale delle liste civiche CiC/FBC/SAF, non parteciperà a Raffineria Aperta – Corporate Academy, per i seguenti motivi.
1) Non accettiamo l’invito da chi, il 12 aprile 2018, ha comunicato l’emergenza del tetto flottante del serbatoio TK61 iniziata l’11 aprile soltanto dopo che per ore e ore i cittadini segnalarono le ammorbanti esalazioni di benzene e composti organici volatili (COV). ISPRA e Ministero dell’Ambiente hanno accertato il “ritardo nella comunicazione dell’evento” in violazione dell’Autorizzazione Integrata Ambientale!
2) Non accettiamo l’invito da chi mentì scrivendo (Vostro Prot. 329/2018) che “entro la giornata di domani 13 aprile, la situazione verrà ripristinata. Nel transitorio, seppur improbabili, potrebbero verificarsi fenomeni di odore percepibili nelle aree limitrofe alla raffineria“. Le esalazioni si protrassero in tutta Falconara fino al 18 aprile 2018 con picchi orari di benzene oltre i 100µg/mc e continuarono per settimane a seconda della direzione dei venti.
3) Non accettiamo l’invito da chi, ancora il 20 aprile 2018 sul proprio blog aziendale, scrisse di “un trafilamento di petrolio dal tetto” del Tk61 evitando di dire che invece si trattava di VIRGIN NAFTA (benzina semilavorata) che per sua natura aveva generato esalazioni di benzene ed idrocarburi ben più intense del petrolio grezzo! https://blograffineria.gruppoapi.com/eventi-odorigini-dal-serbatoio-tk61-episodio-chiuso/
4) Non accettiamo l’invito da chi soltanto il 16 novembre 2018 e soltanto per assolvere alla diffida del Ministero dell’Ambiente verificò e programmò la manutenzione delle tenute secondarie ammalorate di 3 serbatoi di benzina e 3 serbatoi di grezzo che, da anni, stavano generando esalazioni di benzene e COV segnalate da migliaia di cittadini falconaresi.
5) Non accettiamo l’invito da chi – l’Ing. Bartolini e l’Ing. Cogliati – nel corso delle audizioni presso la Commissione Parlamentare d’Inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientali ad esse correlate, ha infondatamente attribuito a me personalmente e ad Ondaverde Onlus “che gli idrocarburi totali trovati nell’acqua di falda del pozzo privato adiacente alla ex caserma Saracini provengono o potrebbero provenire per migrazione dalle acque di falda sottostanti la raffineria API“. La stessa Relazione di Ondaverde firmata da me e consegnata ai Commissari della Commissione Bicamerale confermano l’infondatezza di quanto attribuitoci e testimonia il solo ed unico scopo denigratorio delle affermazioni degli Ingegneri Bartolini e Cogliati ancora più gravi, se possibile, perché consegnate a Parlamentari della Repubblica con cui i cittadini cercano di interloquire con competenza. Il 13 dicembre 2018 in Regione, ho consegnato anche a mano (con tre testimoni presenti) la richiesta di rettifica all’Ing. Bartolini, ma l’onestà intellettuale e la buona educazione sono merce rara. Per cui ora, di fronte a quei Parlamentari, il sottoscritto e Ondaverde Onlus saremo ricordati come quelli che, pur di incolpare la raffineria, hanno tentato di dimostrare che l’acqua va in salita (cit. dal verbale dell’Ing. Bartolini).
Questi sono i motivi – soltanto dell’ultimo anno – che ci fanno dire NO al Vostro invito.
Ma a ben guardare, ad eccezione del numero 5), gli altri quattro motivi riguardano inequivocabilmente anche il Sindaco di Falconara Marittima, il Presidente della Regione Marche e il Direttore Generale dell’ARPA Marche.
Purtroppo, loro che sono i CONTROLLORI e i TUTORI DELLA SALUTE DEI CITTADINI fanno spallucce a quei reiterati e sprezzanti comportamenti del CONTROLLATO – API raffineria – e si avvieranno ad un inutile tour esclusivo in raffineria e al tavolo del light lunch.
La loro ignavia è la Vostra forza!
Distinti saluti
Loris Calcina
Staff comunicazione liste civiche Cittadini in Comune/Falconara Bene Comune e SiAmo Falconara Sinistra in Comune
Ma ENAC ed AERDORICA sono state informate del progetto del nuovo appostamento fisso da caccia per uccelli acquatici distante poco più di 1000 metri dalla pista dell’Aeroporto delle Marche a Falconara M.? Il Consigliere comunale di CiC/FBC/SAF – Loris Calcina – ha inviato una informativa e una richiesta di valutazione alla Direzione centrale dell’ENAC, all’AERDORICA, alla Direzione Aeroportuale Regioni Centro e alla Direzione Operazioni Centro di ENAC. “Lette le Linee guida dell’ENAC relative alla valutazione delle fonti attrattive di fauna selvatica in zone limitrofe agli aeroporti, ritengo che questo appostamento fisso da caccia debba innanzitutto essere valutato dall’Ente poiché potrebbe esistere il rischio di un impatto tra un aeromobile e i volatili attratti dal laghetto artificiale” ha dichiarato il Consigliere Calcina.
“Le zone umide come i laghetti costruiti per uso ricreazionale rappresentano una potente fonte attrattiva per tutti i generi di fauna selvatica potenzialmente pericolosa per la navigazione aerea”!
E’ quanto scritto nelle Linee guida dell’ENAC relative alla valutazione delle fonti attrattive di fauna selvatica in zone limitrofe agli aeroporti che continua: “Non si dovrebbero realizzare bacini artificiali, laghetti e qualsiasi altro impianto (…) nelle vicinanze di un aeroporto (…) Popolazioni di uccelli con abitudini acquatiche sono concentrate lungo zone acquose e laghetti che possono essere regolarmente usate come rifugi notturni da decine di migliaia di gabbiani ed altre specie. Per i suddetti motivi la realizzazione di queste zone umide a distanze inferiori a 13 km dagli aeroporti dovrebbe essere valutata da esperti caso per caso”.
“Ho misurato con google earth la distanza tra la pista dell’aeroporto R. Sanzio e la zona in località Vallata del Molino dove si vorrebbe realizzare l’appostamento fisso da caccia per uccelli acquatici” ha dichiarato Loris Calcina, “ed ho verificato che li separano poco più di 1250 metri. Se ho ben interpretato il Regolamento dell’ENAC, 1250 metri mi sembrano pochi per escludere il rischio di un impatto tra un aeromobile e i volatili attratti dal laghetto artificiale dell’appostamento (Wildlife strike)”.
Il Consigliere delle civiche CiC/FBC/SAF ha inviato una nota informativa all’ENAC e alla Società AERDORICA ed ha chiesto un’attenta e competente valutazione dei rischi connessi all’attività dell’appostamento di caccia, a salvaguardia della popolazione residente e a tutela dell’aviazione civile nel suo insieme.
Staff comunicazione liste civiche Cittadini in Comune/Falconara Bene Comune e SiAMO Falconara Sinistra in Comune
Perché Prefettura e CTR Marche continuano ad escludere l’inclinazione o affondamento parziale o totale del tetto flottante di un serbatoio contenente benzina, grezzo o virgin nafta dagli incidenti rilevanti che devono far attivare il Piano di Emergenza Esterno a tutela della popolazione? Il Consigliere comunale di CiC/FBC/SAF ha inviato una nota al Prefetto, ai vertici dei Vigili del Fuoco (CTR Marche) e al Sindaco Signorini chiedendo di sanare questa mancanza poiché quell’incidente si è verificato 2 volte in 19 anni ed ha ammorbato la città con esalazioni di sostanze pericolose per la salute. Calcina: “Non si può continuare ad ignorare che quell’incidente dell’11 aprile 2018 è prefigurato dall’art. 3 del Decreto Seveso e che già con il primo, verificatosi il 28 giugno 1999, gli stessi VVF lo avevano catalogato di categoria 2 con necessaria attivazione del PEE! L’ho già documentato al Sindaco di Falconara M.ma in sede di Commissione il 29/10/2018 ma non ho notizia di azioni incisive a tale riguardo!”.
Il Piano di Emergenza Esterno per incidenti che possono accadere in raffineria API rischia di sottovalutare la parte relativa alle emissioni chiaramente indicata dall’art. 3 comma 1 lett. o) del Decreto Seveso (D.lgs. 105/2015) il quale recita: “è incidente rilevante un evento quale un’emissione, un incendio o un’esplosione di grande entità, dovuto a sviluppi incontrollati che si verifichino durante l’attività di uno stabilimento soggetto al presente decreto e che dia luogo a un pericolo grave, immediato o differito, per la salute umana o l’ambiente, all’interno o all’esterno dello stabilimento, e in cui intervengano una o più sostanze pericolose“.
Per questo motivo il Consigliere comunale delle liste civiche Cittadini in Comune/Falconara Bene Comune e Siamo Falconara Sinistra in Comune – Loris Calcina – ha invitato il Prefetto di Ancona, il Presidente e i Componenti del Comitato Tecnico Regionale Prevenzione Incendi delle Marche e il Sig. Sindaco di Falconara M. a:
1) prescrivere ad API raffineria di aggiungere tra gli INCIDENTI DI RIFERIMENTO PER LA PIANIFICAZIONE DELL’EMERGENZA del proprio Rapporto di Sicurezza quello dell’inclinazione o affondamento parziale o totale del tetto flottante di serbatoio contenente prodotto di categoria A, con fuoriuscita del prodotto sul tetto, con o senza incendio del prodotto infiammabile stesso.
2) Come conseguenza del punto 1) di inserire nel Piano di Emergenza Esterno (SEZIONE 2. SCENARI INCIDENTALI – allegato 2.1 “Eventi incidentali con impatto verso l’esterno”) l’incidente sopraccitato con le valutazioni relative anche agli scenari di “rilascio in fase di gas, vapore o liquido” di sostanze pericolose contenute nei serbatoi.
Il Consigliere Calcina ha dichiarato:
“Ho appurato con sorpresa che quell’incidente verificatosi per due volte nel giro 19 anni – il 28 giugno 1999 al TK62 e l’11 aprile 2018 al TK61 – non è compreso tra quelli che devono far scattare il PEE. Ho dedotto che la non previsione del PEE dipende dal fatto che quell’incidente rilevante non è contemplato tra quelli individuati dall’API nel suo Rapporto di Sicurezza.
Ma l’inclinazione del tetto galleggiante di un serbatoio È UN INCIDENTE RILEVANTE inerente l’attività di stoccaggio e di movimentazione della raffineria che sia a giugno 1999 sia ad aprile 2018 ha avuto origine da sviluppi incontrollati dell’attività stessa della raffineria e hanno determinato un’emissione di sostanze pericolose (grezzo nel 1999 e virgin nafta nel 2018) dando luogo ad un pericolo grave, immediato e differito per la salute umana“.
Continua il Consigliere di FBC/CiC/SAF:
“Che quello scenario incidentale sia rilevante e necessiti l’attivazione del PEE è confermato da due documenti incontrovertibili:
A) la Relazione del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Ancona – Ufficio Prevenzione Incendi (Prot. 13541) del 12 luglio 1999, che a seguito dell’inclinazione del tetto flottante del serbatoio TK62 con fuoriuscita di petrolio grezzo scrisse:
B) La dichiarazione del Direttore della Protezione Civile Marche – Dott. David Piccinini – nel corso della Commissione consiliare IV^ di Falconara M. del 18 aprile 2018: “ERA OGGETTIVAMENTE UN INTERVENTO DA PIANO DI EMERGENZA ESTERNO“!
Aggiungo che il lasso di tempo di 19 anni nel verificarsi dello stesso incidente indica una frequenza alta che non può essere sottovalutata, soprattutto se sia nel 1999 sia nel 2018 si sono diffuse forti esalazioni di idrocarburi e benzene che – in particolare nel 2018 – ha interessato tutta la città per 6 giorni consecutivi”.
Il Consigliere di CiC/FBC/SAF aveva già consegnato al Sindaco Signorini in sede di Commissione consiliare IV^ del 29 ottobre 2018 la Relazione dei VVF del 1999 con preghiera di intervenire – in quanto componente del Comitato Tecnico Regionale delle Marche Prevenzione Incendi – affinché quello scenario incidentale fosse inserito tra quelli previsti nel RdS del Gestore e, conseguentemente, nel PEE.
Staff comunicazione liste civiche Cittadini in Comune/Falconara Bene Comune e SiAMO Falconara Sinistra in Comune
Qual è la situazione tra l’Amministrazione comunale e la Società Cooperativa Sociale consortile Onlus Residenze Sociali e Sanitarie (gestore del Centro SI e alla Comunità Socio Educativa Riabilitativa)? Dopo mesi di silenzio della Giunta Signorini, il Consigliere di CiC/FBC/SAF ha chiesto che se ne discuta in Commissione consiliare. Calcina: “Il 24 maggio, insieme ai Consiglieri Frapiccini e Caricchio, abbiamo visitato la struttura e parlato con gli operatori dopo che la Presidente della Commissione Marini aveva eluso la mia richiesta di visita formulata il 22 gennaio. Oggi, immagino che ci siano stati importanti sviluppi nei rapporti tra Comune e Cooperativa sociale. Me ne sono accorto soltanto perché ho spulciato tutto il protocollo del Comune di maggio e giugno e sto attendendo i documenti individuati. Di fatto, l’Assessore Al Diry e la Presidente di Commissione ci tengono all’oscuro di una situazione molto delicata per gli utenti e i lavoratori”.
Il 24 maggio i Consiglieri comunali componenti della Commissione consiliare VI^ (Servizi sociali) – Calcina (CiC/FBC/SAF), Frapiccini (M5S) e Caricchio (Lega) – hanno autonomamente svolto una visita alla struttura del Centro SI e della COSER (Comunità Socio Educativa Riabilitativa) gestita dalla ex coop. Agorà (oggi Società Cooperativa Sociale consortile Onlus Residenze Sociali e Sanitarie).
“Ho atteso a dar conto della visita” ha dichiarato il Consigliere Calcina “con la speranza che il Presidente della Commissione “Servizi sociali” – Stefania Marini – convocasse una seduta per affrontare la situazione che nel frattempo, stante la documentazione intercettata nel protocollo generale del Comune, sembra essere oggetto di verifiche tra l’Amministrazione comunale il Gestore della struttura“.
Continua il Consigliere Calcina:
“A seguito della visita del 24 maggio, abbiamo verificato che perdura il ritardo nel pagamento degli stipendi (a marzo i lavoratori avevano ricevuto la 13^, il 4 aprile avevano ricevuto lo stipendio di gennaio ma non ancora quello di dicembre), ci sembra che il numero degli Educatori non sia ottimale tenuto conto che tra i 25 utenti del Centro SI ci sono anche 4 autistici che necessitano ognuno di un Educatore individuale e che gli stessi Educatori, a turno, aiutano in cucina per la pulizia delle stoviglie. Inoltre, in alcuni casi gli Educatori del diurno Centro SI fanno servizio anche per la COSER, soprattutto nel pomeriggio. Per quanto riguarda l’immobile, che avrebbe grosse potenzialità, ci sono palesi problemi di umidità ben visibili a piano terra, scarichi che si intasano spesso a causa di pendenza inadeguata, infiltrazioni di acqua. Nel giardino esterno l’ombreggiante in canniccio della tettoia è completamente danneggiato. Al momento della visita la porta esterna della cucina era smontata e l’ingresso era protetto da una tenda. I due cancelli che si aprirebbero su piazza Catalani sono ossidati, comprese le serrature. Almeno quello a cui si accede con uno scivolo potrebbe fungere da ulteriore uscita di sicurezza ma ci hanno detto che non è previsto e, comunque, nello stato di ossidazione in cui si trova dubitiamo che si apra. Per adeguarlo ad uscita di sicurezza si dovrebbe invertire l’apertura“.
Staff comunicazione liste civiche Cittadini in Comune/Falconara Bene Comune e SiAMO Falconara Sinistra in Comune
Asfaltatura delle vie centrali di Falconara Marittima: pur avendone la possibilità a costo zero grazie al contributo statale di 130.000 €, l’Amministrazione Signorini non interviene anche per la riduzione del rumore programmando un’asfaltatura anche fonoassorbente! Respinta la proposta del Consigliere di CiC/FBC/SAF Calcina il quale ha sottolineato che è il Piano di Risanamento Acustico Comunale approvato nel 2009 che indica espressamente il Comune quale soggetto attuatore dell’intervento di contenimento dell’inquinamento acustico in ambito urbano stendendo asfalto acustico!
L’Amministrazione comunale di Falconara Marittima ha deciso di utilizzare il finanziamento di 130.000 € proveniente dal Decreto Legge 34 del 30 aprile 2019 per la “bonifica del sottofondo e ripavimentazione assi stradali del centro cittadino“. Dato che il Governo centrale aveva assegnato quel fondo per “la realizzazione di progetti relativi a investimenti nel campo dello sviluppo territoriale sostenibile“, se avessimo potuto amministrare Falconara avremmo preso due piccioni con una fava: avremmo sistemato le vie cittadine con asfalto fonoassorbente in modo da unire la sicurezza di strade senza buche con l’abbattimento del rumore prodotto dai pneumatici degli autoveicoli.
Soprattutto la diminuzione dell’inquinamento acustico, oltremodo dannoso per la salute dei cittadini, avrebbe centrato l’obiettivo dello sviluppo sostenibile indicato dal DL governativo e, contemporaneamente, avrebbe realizzato anche uno degli obiettivi che l’Amministrazione comunale si è data con il Piano di Risanamento Acustico Comunale (PRAC).
Il PRAC tuttora vigente e approvato nel 2009 dal Consiglio comunale (Amministrazione Brandoni con la Prof.ssa Signorini Assessore) indica espressamente il Comune come soggetto attuatore dell’intervento di contenimento dell’inquinamento acustico in ambito urbano stendendo asfalto acustico in via Mauri e via G. Bruno (Castelferretti), in via Marconi (Stadio), a Falconara Alta e in zona Centro (via Flaminia, Bottego, F.lli Rosselli e Leopardi).
Nella seduta del Consiglio comunale del 29 luglio il Consigliere di CiC/FBC/SAF – Loris Calcina – ha chiesto proprio di stendere asfalto fonoassorbente motivando la richiesta proprio con l’esistenza del PRAC … Ma la proposta è caduta nel vuoto.
Silenzio dell’Assessore ai Lavori Pubblici – Valentina Barchiesi – e silenzio del Sindaco Signorini.
Il Consigliere di CiC/FBC/SAF ha dichiarato: “Non mi impressiona che le nostre proposte siano viste con pregiudizio e osteggiate a prescindere. Ciò che mi lascia sbigottito è l’ostentata indifferenza dell’Amministrazione comunale che, pur avendone la possibilità a costo zero grazie al contributo statale, non interviene anche per la riduzione del rumore optando per una asfaltatura anche acustica! Intervento che, tra l’altro, l’Amministrazione comunale si è autoimposto con il proprio Piano di Risanamento Acustico“.
Staff comunicazione liste civiche Cittadini in Comune/Falconara Bene Comune e SiAmo Falconara Sinistra in Comune