Il Consigliere comunale Calcina (CiC/FBC/SAF) inoltra al Prefetto l’ennesima richiesta di allaccio dell’acqua potabile che le cittadine S.C. e G.D.G. hanno inviato al Sindaco e, per conoscenza, ai Consiglieri comunali. A fronte dell’obbligo di restare in casa per la pandemia da covid-19, S.C. e G.D.G. scrivono: “Siamo costrette ad uscire tutti i giorni per ben due volte per recarci in una piazza pubblica a rifornirci con delle taniche, non possiamo farci una doccia come si deve, non possiamo pulire gli ambienti come si deve. E se dovessimo ammalarci? Pensiamo un momento a una possibile quarantena domiciliare senza acqua!”. Il Consigliere di CiC/FBC/SAF ha deciso di interessare il Prefetto di Ancona a causa dell’immobilismo del Sindaco Signorini che ormai data da marzo 2019! “Una delle ragazze è invalida al 75% e, dunque, è anche un soggetto ad alto rischio per il covid-19. E’ una situazione di salute pubblica da risolvere in fretta. Sia S.C. e G.D.G. sia i cittadini non possono essere esposti a rischi contagio e/o veicolazione del covid-19” ha dichiarato Calcina.
S.C. e G.D.G. sono due cittadine falconaresi in situazione di emergenza idrica da 12 mesi: il Comune di Falconara Marittima non interviene per l’allaccio dell’acqua perché sostiene che sono abusive nell’appartamento in cui vivono, dimenticando che le chiavi dei locali le ha consegnate alle ragazze proprio l’Amministrazione comunale.
Oggi, con la pandemia da covid-19, vivere senz’acqua è anche più intollerabile di prima. Lo hanno scritto per l’ennesima volta le due ragazze a Sindaco, Giunta e Consiglieri comunali il 10 marzo scorso:<< Siamo costrette ad uscire tutti i giorni per ben due volte per recarci in una piazza pubblica a rifornirci con delle taniche, non possiamo farci una doccia come si deve, non possiamo pulire gli ambienti come si deve. E se dovessimo ammalarci? Pensiamo un momento a una possibile quarantena domiciliare senza acqua!>>.
Considerato che una delle due ragazze è anche invalida al 75% e, dunque, è anche un soggetto ad alto rischio per il covid-19, il Consigliere Calcina ha ritenuto che, come pubblico ufficiale che è stato messo a conoscenza della situazione, non può far finta di nulla di fronte alla situazione sanitaria e di fronte all’annoso immobilismo del Sindaco che, è bene ricordarlo, non ha mai risposto neanche all’appello umanitario per l’allaccio dell’acqua inviatole il 22 dicembre scorso a mezzo pec dallo stesso Consigliere.
E’ questo il motivo della richiesta di un intervento da parte del Prefetto di Ancona al quale il Consigliere Calcina ha inviato la lettera delle ragazze S.C. e G.D.G. ed altra documentazione che illustra la gravissima situazione a cui l’Amministrazione comunale non è capace o non vuole porre rimedio.
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Aprire una procedura di mediazione finalizzata all’acquisizione per usucapione dell’area verde nel quartiere Villanova, posta tra lo scalo merci ferroviario Castellaraccia e via Flaminia. Lo chiede al Sindaco di Falconara Marittima – con una mozione consiliare – il Consigliere di CiC/FBC/SAF Loris Calcina. Dalla fine degli anni ’70 quell’area è stata utilizzata per feste di quartiere, campetto realizzato dal Comune per tennis, calcetto e pallavolo, perfino assemblee autorizzate e, oggi, anche sgambatoio per cani. Tutto ciò testimonia l’uso pubblico dell’area che però risulta privata.
Aprire una procedura di mediazione finalizzata all’acquisizione per usucapione dell’area verde nel quartiere Villanova, posta tra lo scalo merci ferroviario Castellaraccia e via Flaminia. Lo chiede al Sindaco di Falconara Marittima – con una mozione consiliare – il Consigliere di CiC/FBC/SAF Loris Calcina. Dalla fine degli anni ’70 quell’area è stata utilizzata per feste di quartiere, campetto realizzato dal Comune per tennis, calcetto e pallavolo, perfino assemblee autorizzate e, oggi, anche sgambatoio per cani. Tutto ciò testimonia l’uso pubblico dell’area che però risulta privata.
Abbiamo avuto conferma che l’area è privata da informazioni chieste e ottenute a settembre 2019 dal 3° Settore dell’Amministrazione comunale (Gestione, Governo, Valorizzazione del Territorio e delle Infrastrutture) il quale ci ha informato che attualmente l’area sarebbe stata ereditata da alcuni ex soci della ex Nord Legno di Ferrara trasformatasi nella società immobiliare NL PROPERTIES (sempre di Ferrara).
L’Amministrazione comunale ci ha informato che l’area “risulta di fatto utilizzata a verde pubblico da circa 30 anni ma, al momento, non risulta l’esistenza di atti che abbiano determinato il passaggio di proprietà del bene in capo all’Ente ovvero di accordi scritti che abbiano disciplinato i rapporti tra Comune e proprietari per il suo utilizzo, ovvero atti amministrativi dell’Ente che ne abbiano disposto l’utilizzo in favore della collettività“.
Il diritto prevede che dopo 20 anni di uso pacifico, continuo, ininterrotto nel tempo e caratterizzato da opere di valorizzazione e mantenimento si può avviare la procedura per usucapire che inizia con un’istanza presso l’organismo di mediazione accreditato al Ministero di Giustizia.
<<Se valorizzata con progetti mirati, l’area in questione può rappresentare un elemento di valorizzazione ludico sportiva utile al quartiere e alle società sportive cittadine>>, ha affermato il Consigliere Calcina.
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Le Commissioni consiliari permanenti Cultura e Urbanistica hanno espresso parere favorevole alla cancellazione dalla toponomastica di Falconara Marittima del nome di Arturo Donaggio, neuropsichiatra che accettò – con atto personale e volontario – di scrivere e firmare il cosiddetto ‘Manifesto della Razza’, base delle leggi razziali del 1938 firmate da Mussolini e da Re Vittorio Emanuele III. Ora la decisione formale spetta alla Giunta Signorini. Il Consigliere Calcina: “Ci tengo a dire che il parere espresso dalla Commissione consiliare di togliere l’intestazione ad Arturo Donaggio dalla toponomastica di Falconara Marittima è un atto di verità e giustizia nei confronti delle vittime della Shoah, è un atto di civiltà che non ha colore politico. Quando presentammo la proposta a novembre 2018 l’obiettivo era proprio il confronto, evitare qualsiasi contrapposizione e contribuire con un gesto condiviso a consolidare la memoria che anche gli studenti degli Istituti cittadini ogni anno ripercorrono con i propri insegnanti. Ora pensiamo e abbiamo proposto che la scelta del nome di un falconarese vittima delle leggi razziali a cui dedicare la via potrebbe essere un percorso che riguardi proprio gli studenti degli Istituti falconaresi che hanno approfondito quella terribile pagina storica”..
Le Commissioni consiliari Cultura e Urbanistica presiedute dalla Prof.ssa De Luca ha espresso parere favorevole al cambio del nome alla via cittadina dedicata ad Arturo Donaggio e, dunque, il Consigliere di CiC/FBC/SAF ritirerà la mozione consiliare che avrebbe dovuto portare la sua proposta alla votazione in Consiglio comunale. Il parere positivo della Commissione confortato dall’intervento dell’Assessore Giacanella, ora sarà tramesso alla Giunta presieduta dal Sindaco alla quale spetta la decisione formale. Su invito della Presidente De Luca, il Consigliere Calcina ha ricordato i motivi della proposta formulata a novembre 2018: a differenza di altri scienziati che rifiutarono, il neuropsichiatra falconarese Arturo Donaggio è tra coloro che accettarono – con atto personale e volontario – di scrivere e firmare il cosiddetto “Manifesto della Razza” in cui si sosteneva la concezione ‘biologica’ del razzismo, l’esistenza di una pura razza italiana e la non assimilabilità degli ebrei e di altre minoranze, che secondo i firmatari costituivano razze ‘non europee’. Quel Manifesto fu la base pseudoscientifica delle leggi razziali firmate da Mussolini ed il Re nel 1938 con le quali migliaia di italiani ebrei furono discriminati, vessati, deportati ed uccisi nei campi di sterminio nazisti.
La Commissione consiliare si è svolta alla presenza di cittadini falconaresi e rappresentanti della Comunità ebraica.
Il Consigliere Calcina: <<Con il parere odierno la Commissione consiliare ha anche reso omaggio al dettato della Costituzione della Repubblica Italiana che all’art. 3 dichiara che ‘Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali’>>.
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Cedimento di uno dei pilastri del pontile petrolifero a servizio delle raffineria API: il Direttore Generale del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti risponde al Consigliere di CiC/FBC/SAF che le richieste informative sono acquisibili presso l’Autorità Portuale. Calcina: “Abbiamo sollecitato la risposta al Presidente dell’Autorità Portuale e al Comandante della Capitaneria di Porto di Ancona riguardo ad alcune richieste già inviate il 15/12/2019, tra le quali se, a loro parere, il concessionario abbia rispettato gli obblighi di manutenzione ordinaria e straordinaria del pontile. Inoltre abbiamo chiesto copia dei Verbali delle Ispezioni alla struttura eseguite negli anni 2018 e 2019 in base agli articoli 48 e 49 del Regolamento esecutivo del Codice della Navigazione”.
Il Direttore Generale del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti (Dipartimento per i Trasporti, la Navigazione, gli Affari generali ed il Personale Direzione Generale per la Vigilanza sulle Autorità Portuali, le Infrastrutture portuali ed il Trasporto marittimo e per vie d’acqua interne), Dott. M. Coletta, ci ha informato con nota del 22/1/2020 che le richieste informative riguardo al cedimento di uno dei pilastri del pontile petrolifero a servizio delle raffineria API sono acquisibili presso l’Autorità Portuale.
Calcina: “Come Capogruppo consiliare di CiC/FBC/SAF, non avendo notizia di un interessamento da parte dell’Amministrazione comunale di Falconara Marittima, avevo già inoltrato in data 15/12/2019 una richiesta di informazioni e le immagini fotografiche su quanto accaduto ad un lungo elenco di Autorità ed Enti tra i quali anche il Presidente dell’Autorità Portuale, il Comandante della Capitaneria di Porto, il Prefetto di Ancona, la Direzione Regionale dei Vigili del Fuoco ed i Ministeri delle Infrastrutture/Trasporti/Navigazione e dell’Ambiente“.
In particolare attendiamo risposta e documentazione riguardo agli obblighi di manutenzione ordinaria e straordinaria del pontile che spettano al concessionario (API raffineria) e i Verbali delle Ispezioni alla struttura eseguite negli anni 2018 e 2019 in base agli articoli 48 e 49 del Regolamento esecutivo del Codice della Navigazione.
L’art. 48 stabilisce che “Gli stabilimenti e i depositi costieri non possono essere messi, in tutto o in parte, in esercizio se non siano stati collaudati” da una apposita Commissione nominata dal Ministro dei Trasporti e della Navigazione mentre l’art. 49, tra le altre cose, stabilisce che “Gli stabilimenti e i depositi costieri devono essere sottoposti a frequenti ispezioni da parte della Commissione” e che “Il Ministro dei Trasporti e della Navigazione, d’ accordo con quello per l’ Interno, può disporre ispezioni straordinarie“.
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CAMBIARE IL NOME A VIA ARTURO DONAGGIO NON COMPORTERA’ ALCUN DISAGIO E COSTO A CITTADINI, IMPRESE E LIBERI PROFESSIONISTI residenti. Pubblichiamo un documento della Regione Emilia Romagna, uno dei tanti degli Enti pubblici, che dimostra la disinformazione e l’impreparazione con la quale i Presidenti delle Commissioni consiliari competenti Grilli e De Luca cercano di influenzare negativamente i residenti e gli imprenditori falconaresi. Calcina: “E’ sconcertante che l’Amministrazione comunale tratti la nostra proposta come se si trattasse dello spostamento di un divieto di transito. E’ inquietante che non si voglia togliere l’onorificenza ad Arturo Donaggio che ha ideato e firmato il Manifesto della Razza con cui furono colpiti migliaia di ebrei, alcuni anche falconaresi, togliendo loro diritti, lavoro, dignità, la possibilità di studiare, fino all’infame deportazione nei campi di concentramento. Se per De Luca e Grilli la nostra è ideologia e propaganda allora è necessario che ripassino la storia e rileggano la Costituzione della Repubblica italiana a cui deve attenersi la loro condotta e le decisioni amministrative”.
NON È ASSOLUTAMENTE VERO CHE MODIFICARE IL NOME DI VIA ARTURO DONAGGIO COMPORTEREBBE ENORMI DISAGI PER I RESIDENTI. I Presidenti delle Commissioni Grilli e De Luca sono disinformati e con le loro lacune spaventano i residenti della attuale via Arturo Donaggio. Una scorrettezza inaudita che poteva essere evitata semplicemente consultando ciò che fanno altri Enti e i Comuni italiani.
Uno su tutti è il Vademecum degli adempimenti fondamentali di un comune nato da fusione in Emilia-Romagna (leggi pp.gg 20 21 ) che alle pagine 20 e 21 affronta lo speculare problema che si verificherebbe a Falconara qualora si cambiasse il nome a via Artuto Donaggio: gli eventuali oneri per il cittadino derivante da un cambiamento di toponomastica decisa dall’Amministrazione.
A pag. 20 del Vademecum al paragrafo Conseguenze per i cittadini e le imprese è scritto:
- Anagrafe, Tributi Comunali ecc.: Il Comune registra direttamente la variazione dell’indirizzo in relazione alle attività di propria competenza.
- Patente di guida e Carta di Circolazione: Il Comune invia a ciascun residente ultrasedicenne apposita dichiarazione che va conservata insieme alla patente di guida e alla carta di circolazione, senza necessità di altri adempimenti, come previsto dalla circolare del Ministero dei trasporti 16.09.94 n. 6919 6917/4600. Analogamente, le aziende proprietarie di autoveicoli allegano a ciascuna carta di circolazione copia della comunicazione di variazione inviata dal Comune, conservando a parte l’originale. In tutti i casi, il nuovo indirizzo deve essere obbligatoriamente dichiarato alla prima occasione di rinnovo o di rifacimento della patente o della carta di circolazione.
- Utenze per acquedotto gas, rifiuti, energia elettrica: Il Comune invia comunicazione ai rispettivi gestori i quali registrano la variazione dell’indirizzo ad ogni effetto, anche nell’emissione delle bollette di pagamento.
- Utenza telefonica: La variazione dell’indirizzo deve essere comunicata dall’abbonato al gestore del servizio telefonico.
- Servizio postale: Il Comune segnala le variazioni alla sede locale di Poste Italiane. Tuttavia, si suggerisce al cittadino e all’azienda che per i primi mesi dalla variazione, la comunicazione del nuovo indirizzo nell’ambito delle relazioni private o aziendali comprenda, a fianco del nuovo indirizzo, quello vecchio tra parentesi nella forma “(ex via )”.
- Servizio sanitario: Il Comune trasmette mensilmente all’Azienda Sanitaria i dati aggiornati relativi ai cittadini residenti.
- Camera di commercio e albo delle Imprese Artigiane: Il Comune invia all’Ente camerale copia della medesima comunicazione indirizzata alla ditta. L’Ente annota la variazione dell’indirizzo per l’attività di sua competenza, compreso l’Albo delle Imprese artigiane, senza alcuna spesa a carico dell’azienda anche se riguarda la sede legale.
- Archivio Provinciale delle Imprese Agricole: Il Comune invia all’Archivio copia della medesima comunicazione indirizzata al coltivatore diretto o all’azienda agricola.
- Albi Professionali: I liberi professionisti devono provvedere direttamente a comunicare la variazione ai rispettivi Albi.
- Carta d’identità: non essendoci obbligo di aggiornamento della carta di identità, non è necessario procedere a modifica del documento, fino al rinnovo o al rilascio di un eventuale duplicato.
Dunque, l’Amministrazione comunale di Falconara fa allarmismo, spaventa i cittadini residenti e chiede di decidere a cittadini spaventati.
E’ sconcertante che l’Amministrazione comunale tratti la nostra proposta come se si trattasse dello spostamento di un divieto di transito.
E’ inquietante che non si voglia togliere l’onorificenza ad Arturo Donaggio che ha ideato e firmato il Manifesto della Razza con cui furono colpiti migliaia di ebrei, alcuni anche falconaresi, togliendo loro diritti, lavoro, dignità, la possibilità di studiare, fino all’infame deportazione nei campi di concentramento.
Se per De Luca e Grilli la nostra è ideologia e propaganda allora è necessario che ripassino la storia e rileggano la Costituzione della Repubblica italiana a cui deve attenersi la loro condotta e le decisioni amministrative.
Loris Calcina – Capogruppo consiliare liste civiche Cittadini in Comune/Falconara Bene Comune e SiAmo Falconara Sinistra in Comune
Anche per il Giorno della Memoria del 27 gennaio 2020 SILENZIO ASSOLUTO del Sindaco Signorini, dei suoi Presidenti delle Commissioni consiliari Grilli e De Luca nonché del Presidente del Consiglio comunale Brandoni, sulla nostra richiesta di discutere la proposta di cambiamento del nome alla via intitolata al Dr. Arturo Donaggio, neuropsichiatra falconarese firmatario nel 1938 del Manifesto degli scienziati razzisti che costituì la base dei decreti esecutivi con i quali Mussolini e il re Vittorio Emanuele III fecero deportare e morire nei lager nazisti migliaia di cittadini italiani. Il Consigliere Calcina: “Che risposta potremmo dare ad un giovane che a scuola si documenta sulle leggi razziali in Italia e poi ritrova, a Falconara M.ma, uno degli artefici di quella nefandezza premiato alla memoria? E’ dal 5 novembre 2018 che va in scena questo comportamento dilatorio ed indifferente del Sindaco, della Giunta e dei suo Consiglieri”
La cronistoria che Vi raccontiamo oggi, abbiamo evitato di farlo ieri, 27 gennaio.
Ieri era il Giorno della Memoria per commemorare le vittime dell’Olocausto.
Oggi va raccontata l’indifferenza del Sindaco Signorini, della sua Giunta e dei suoi Consiglieri di maggioranza nei confronti del Dr. Arturo Donaggio che si rese responsabile delle leggi razziali che mandarono a morte migliaia di cittadini italiani ed al quale è dedicata una via di Falconara Marittima.
Il Dr. Arturo Donaggio (nato a Falconara Marittima il 11 ottobre 1868 e morto in data 8 ottobre 1942 a Bologna, dove era stato direttore della Clinica Neuropsichiatrica dell’Università) firmò, insieme a nove altri scienziati di varie discipline, la dichiarazione Il fascismo e i problemi della razza (pubblicata il 14 luglio 1938 su Il Giornale d’Italia) meglio nota come Manifesto degli scienziati razzisti. Nel Manifesto della razza si sosteneva la concezione biologica del razzismo, l’esistenza di una pura razza italiana e la non assimilabilità degli ebrei e di altre minoranze, che secondo i firmatari costituivano razze non europee. Quel Manifesto costituì la base su cui si sostenne la Legge 1020/1938 e i relativi decreti esecutivi promulgati dal governo Mussolini e controfirmati dal re Vittorio Emanuele III.
Così il 5 novembre 2018, in vista del Giorno della Memoria del 2019, inviammo una richiesta al Sindaco, al Presidente del Consiglio comunale, ai Presidenti delle Commissioni consiliari Urbanistica/Toponomastica e Cultura e ai rispettivi Assessori per discutere in Commissione la proposta di cambiare il nome alla via intitolata ad Arturo Donaggio.
L’8 novembre 2018 ricevemmo una mail di risposta dall’allora Presidente della Commissione Urbanistica/Toponomastica – Raimondo Baia – che scrisse: “magari convochiamo la Commissione quando ci sono altri punti all’Odg“.
Attesi invano, e così il il 30 novembre 2018 rinnovammo la richiesta del 5 novembre, indirizzandola ai medesimi destinatari.
SILENZIO ASSOLUTO
Il 14 gennaio 2018 inviammo a mezzo pec una lettera al Sindaco Signorini nella quale – dopo aver esposto la situazione determinatasi – scrissi: “Stante la situazione descritta, con spirito di collaborazione, ci appelliamo alla Sua cultura, alla Sua sensibilità oltre che al Suo impegno giurato di osservare lealmente la Costituzione Italiana, affinché prenda in mano la situazione descritta e apra il confronto sulla proposta“.
SILENZIO ASSOLUTO
Il 27 gennaio 2019, il Museo della Resistenza di Falconara M. ospitò l’iniziativa La memoria e il dialogo contro l’indifferenza, a cui partecipò il Presidente della Comunità ebraica di Ancona Marco Ascoli Marchetti. Il Vicesindaco Yasmin Al Diry che portò il saluto dell’Amministrazione comunale, sollecitata su via A. Donaggio dallo storico Graziano Fiordelmondo, di fronte ai cittadini presenti disse di essere a conoscenza del problema e che se ne sarebbe discusso in Giunta.
Il 5 febbraio 2019 il Presidente dimissionario della Commissione Urbanistica/Toponomastica polemizzò così con me dalle pagine di un quotidiano locale: “le Commissioni hanno un costo per la comunità, quindi in un’ottica di risparmio si cerca di massimizzarne le convocazioni. Spiace che il Consigliere Calcina non capisca questo concetto: il cambio di denominazione di via Donaggio proposto a novembre costituisce una questione indifferente a tutti non essendo un’emergenza cittadina. Probabilmente il Consigliere è rimasto ancorato agli anni ’40 del secolo scorso“.
Dato che tutto taceva, il 29 aprile 2019 protocollammo una mozione consiliare riguardante la modificazione della toponomastica della via Donaggio.
Il 18 giugno 2019, su invito del Segretario Generale e del Presidente del Consiglio comunale ho acconsentito al momentaneo rinvio della nostra mozione per dar modo al Consiglio comunale di deliberare la Soppressione della Commissione comunale per la Toponomastica, istituita con Delibere di Consiglio comunale nn. 126/2005 e 90/2006 e, contestualmente, “di dare atto che le relative funzioni della Commissione comunale per la Toponomastica sono attribuite alle Commissioni consiliari permanenti II^ e III^ che rivestono preminenti competenze in materia“.
Così il 20 settembre 2019 ho rinnovato la richiesta di convocazione congiunta delle Commissioni II^ e III^ per la valutazione della modificazione della toponomastica, via Arturo Donaggio.
SILENZIO ASSOLUTO
Il 12 dicembre 2019, nella riunione di Capigruppo il Presidente del Consiglio comunale e il Segretario Generale si sono impegnati a far discuterne nelle apposite Commissioni consiliari II^ e III^ la nostra richiesta, per cui ho acconsentito ad un nuovo rinvio nella calendarizzazione in Consiglio comunale della nostra mozione del 29 aprile 2019!
Dopo un mese di ASSOLUTO SILENZIO il 13 gennaio 2020, a mezzo pec, ho chiesto l’URGENTE convocazione congiunta delle Commissioni consiliari permanenti II^ e III^ per discutere della proposta di modificazione della toponomastica del Comune di Falconara Marittima, via Arturo Donaggio.
SILENZIO ASSOLUTO!
Loris Calcina – Capogruppo consiliare liste civiche Cittadini in Comune/Falconara Bene Comune e SiAmo Falconara Sinistra in Comune