“Droga e degrado a Villanova? La verità è un’altra” s’indigna il Consigliere comunale Calcina: “L’area dove sono state arrestate tre persone senza tetto e pregiudicate è di proprietà di API raffineria di Ancona SpA e comprende anche l’ex Officina squadra di rialzo. Come mai API raffineria che controlla severamente con video sorveglianza tutto il perimetro che la riguarda non è altrettanto attenta a questa sua proprietà che è sottoposta al vincolo di interesse culturale come prescrive il D.lgs 42/2004? Come cittadino falconarese e come Consigliere comunale mi sento offeso e danneggiato da questa situazione di degrado privato”. Il 5 settembre 2007, l’Arch. Pierluigi Salvati della Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio delle Marche fu costretto a ribadire con una nota inviata proprio ad Aldo Brachetti Peretti, quello che il Presidente dell’API non aveva ben capito all’atto dell’acquisto: per l’ex Officina Rialzo di Falconara “la forma di tutela messa in atto è finalizzata alla conservazione sia dei materiali rotabili che dell’edificio che li contiene, determinando un contesto culturale omogeneo, congruente ed inscindibile”. Di fronte all’immobilismo dell’Amministrazione comunale nella tutela di un bene dove ha dichiarato di voler realizzare il Museo del Trasporto, il Consigliere di CiC/FBC/SAF ha inviato una nota alla Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio delle Marche: “ho chiesto un intervento immediato per verificare se API raffineria SpA ha curato ed è in grado o meno di curare e conservare l’ex Officina quale bene di interesse culturale vincolato”!
Di seguito pubblichiamo quanto accaduto in questi anni all’edificio della ex Officina Squadra di Rialzo delle ferrovie che, dal 2000 al 2006, aveva brillato come spazio culturale, musicale e teatrale fino a che, nel 2007, la Regione Marche e il Comune di Falconara Marittima la lasciarono acquistare ad API raffineria SpA nonostante l’appello sottoscritto da decine e decine di Associazioni culturali e teatrali nonché singoli artisti affinché gli Enti pubblici esercitassero il diritto di prelazione http://web.mclink.it/MF8408/SqRialzo/Appello%20sottoscritto.htm
QUI’ puoi leggere la nota del Soprintendente per i Beni Architettonici e per il Paesaggio delle Marche inviata ad Aldo Brachetti Peretti nel 2007.
Scuole Peter Pan, Leopardi e Giulio Cesare: qual è la situazione degli immobili che dovranno frequentare i giovani studenti? ll Consigliere comunale di CiC/FBC/SAF, Loris Calcina: “Risulta che la Relazione sulla vulnerabilità sismica riguardante la scuola Leopardi sia stata consegnata all’Amministrazione comunale a fine agosto 2019, quella relativa all’edificio delle Giulio Cesare il 18 maggio scorso. Nulla ci è stato comunicato riguardo alla Relazione riguardante l’edificio delle Peter Pan. Ritengo che al di là del progetto della nuova cittadella scolastica, oggi la questione più urgente riguardi il prossimo settembre, all’apertura del nuovo anno scolastico. Sulla questione della vulnerabilità sismica ho ricevuto diverse sollecitazioni dai genitori e per questo motivo ho chiesto al Presidente della Commissione consiliare II^ – Ing. Luca Grilli – che anche ai Consiglieri di opposizione sia data la possibilità di studiare le Relazioni sullo stato di vulnerabilità degli edifici e che, sull’argomento, convochi la Commissione il prima possibile per un confronto sulla situazione”.
Il 24 aprile scorso, in Commissione consiliare, ci sono stati illustrati i motivi e l’ipotesi di una nuova cittadella scolastica per l’Istituto comprensivo Falconara Centro in cui accorpare la media Giulio Cesare, l’elementare Leopardi e la materna Peter Pan. In questo modo la Giunta comunale intende risolvere le vulnerabilità sismiche dei tre plessi scolastici.
“Come componente della Commissione consiliare ho chiesto sia il 24 aprile che nella successiva Commissione del 27 maggio 2020, copia delle Relazioni circa lo stato delle vulnerabilità sismiche rilevate” ha dichiarato il Consigliere comunale di CiC/FBC/SAF, Loris Calcina.
“Risulta che la Relazione riguardante la scuola Leopardi sia stata consegnata all’Amministrazione comunale a fine agosto 2019, quella relativa all’edificio delle Giulio Cesare il 18 maggio scorso. Nulla ci è stato comunicato riguardo alla Relazione riguardante l’edificio delle Peter Pan. Ritengo che al di là del progetto della nuova cittadella scolastica, oggi la questione più urgente riguardi il prossimo settembre, all’apertura del nuovo anno scolastico. Qual è la situazione degli immobili che dovranno frequentare i giovani studenti?
Sulla questione ho ricevuto diverse sollecitazioni dai genitori di studentesse e studenti e per questo motivo ho chiesto al Presidente della Commissione consiliare II^ – Ing. Luca Grilli – che anche ai Consiglieri di opposizione sia data la possibilità di studiare le Relazioni sullo stato di vulnerabilità degli edifici e che, sull’argomento, convochi la Commissione il prima possibile per un confronto sulla situazione“.
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AUTOVELOX: le continue sentenze favorevoli agli automobilisti, confermano la giustezza del voto contrario di CiC/FBC/SAF al Riconoscimento di legittimità del debito fuori Bilancio di 14.500 € nel corso del Consiglio comunale del 22 maggio. Il Consigliere Calcina: “Quando abbiamo visto che la stessa Amministrazione comunale per 26 volte ammette davanti al Giudice che l’autovelox era stato installato ad una distanza inferiore ad 1 Km soprattutto dopo l’intersezione con altre vie e, pertanto, in contrasto con la normativa, abbiamo valutato di essere di fronte ad un errore reiterato nel tempo dal Dirigente responsabile della Polizia Locale. Pertanto, un errore che viene ripetuto e ammesso per 26 volte cessa di essere un errore e diventa un’incapacità palese nell’organizzazione di tutto quanto necessario al funzionamento corretto dell’autovelox. Ovviamente questo non c’entra nulla con la necessità di tutelare la sicurezza degli automobilisti anche con l’utilizzo degli autovelox che, però, devono essere posizionati coerentemente con i pericoli e nel rispetto di quanto stabilito dalla Legge”.
L’intervento in Consiglio Comunale del Consigliere di CiC/FBC/SAF
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I Presidenti Grilli e Fiorentini bocciano il parere del Consigliere Calcina per audire il Comitato “Non abbattete gli alberi di Falconara Marittima” e i loro Tecnici. Calcina: “Hanno bocciato anche la raccomandazione che la gestione delle problematiche accumulate dai Pini a causa delle cattive manutenzioni eseguite nei decenni precedenti siano affrontate attraverso pratiche di recupero e preventive continue e spalmate nel tempo che permettano ai Pini di poter vivere. Tentano in continuazione di deformare i fatti e nascondere le responsabilità che hanno portato alla situazione odierna”!
Nelle Commissioni consiliari II^ e IV^ tenutesi in data odierna sulla questione dei Pinus pinea è stato respinto il seguente parere presentato dal Consigliere Calcina (liste civiche CiC/FBC/SAF) con i voti contrari dei Presidenti Grilli e Fiorentini (a favore le altre opposizioni).
“Considerato che i pini della specie Pinus pinea siti in via Gobetti hanno un elevato valore ecosistemico e storico per Falconara Marittima e sono protetti dalla Legge Forestale Regionale (art. 20 comma 1).
Considerato che la stessa Legge, all’art. 21, ne vieta l’abbattimento e che il Comune ne può autorizzare l’abbattimento solo dopo la verifica dell’ “inesistenza di soluzioni tecnicamente valide diverse da quelle comportanti l’abbattimento degli alberi” (comma 5).
Le Commissioni consiliari II^ e IV^ ritengono pertanto di valutare che i Pinus pinea di via Gobetti non vadano abbattuti ma recuperati con le migliori tecniche di manutenzione, ricercando ogni soluzione tecnicamente valida diversa da quelle comportanti l’abbattimento degli alberi.
Appreso l’odierna dichiarazione del Sig. Sindaco che non si procederà all’abbattimento dei pini ma si procederà alla loro preservazione, dichiarazione giunta a seguito delle Commissioni Consiliari II^ e IV^ del 18 maggio 2020 al termine delle quali il Sig. Sindaco ha concordato con la posizione contraria all’abbattimento e di salvaguardia dei pini espressa da numerosi Consiglieri.
Le Commissioni Consiliari II^ e IV^ ritengono, in base all’art. 40 del Regolamento del Consiglio comunale, sia necessario audire i rappresentanti del Comitato “Non abbattete gli alberi di Falconara Marittima” e i loro Tecnici prima dell’effettuazione delle prove di trazione.
Nel contempo le Commissioni Consiliari II^ e IV^ raccomandano
Ø che la gestione delle problematiche accumulate dai Pini a causa delle cattive manutenzioni eseguite nei decenni precedenti siano affrontate attraverso pratiche di recupero e preventive continue e spalmate nel tempo che permettano ai Pini di poter vivere.
Ø Il posizionamento di un substrato drenante a elevata ripartizione di carico al posto dell’asfalto in modo da rallentare o bloccare la formazione di noduli radicali dei pini “.
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UN ALTRO ESEMPIO DI ASSENZA AMBIENTALE E SANITARIA DEL COMUNE DI FALCONARA. Il 25 ottobre 2019 mentre i Vigili del Fuoco accertavano la “presenza di una consistente concentrazione di Idrogeno Solforato” in via Saline presidiata da residenti esasperati, né l’Assessore Barchiesi, né il Sindaco né la Polizia Locale hanno ritenuto importante fare un sopralluogo. L’Assessore ha scelto di continuare a presiedere l’assemblea sulla viabilità allo Stadio insieme all’Assessore Rossi e al vice Comandante della PL. Mentre a 400 metri da via Saline i Castelfrettesi respiravano puzza di uova marce dentro e fuori le abitazioni, l’Assessore all’Ambiente si è limitata ad accertare tramite i Carabinieri se erano stati allertati i Vigili del Fuoco e l’ARPAM per un sopralluogo. Il Consigliere Calcina: “Abbiamo verificato che non c’è un dato sulla concentrazione dell’Idrogeno solforato intorno alle abitazioni dei Castelfrettesi perché il Sindaco e l’Assessore NON HANNO MAI CHIESTO AD ARPAM di collocare un campionatore specifico nonostante le annose segnalazioni. Non c’è un dato sulla concentrazione dell’Idrogeno solforato allo scarico fognario in via Saline perché il Comune o non sapeva della centralina di Viva Servizi o se ne è disinteressato. Nel corso del Consiglio comunale del 22 maggio scorso abbiamo chiesto all’Assessore Barchiesi di farsi consegnare subito quei dati da Viva Servizi”!
Quando alle 20,30 del 25 ottobre 2019 i Castelfrettesi che risiedono a 400 metri da via Saline si sono mobilitati perché le esalazioni di Idrogeno Solforato (H2S) avevano ammorbato l’aria fuori e dentro le loro abitazioni, l’Assessore all’Ambiente – Ing. Valentina Barchiesi – dice che alle 20,45 presiedeva l’assemblea sulla viabilità nel quartiere Stadio insieme all’Assessore Rossi e al Vice comandante della Polizia Locale.
A parte che le segnalazioni dei cittadini erano partite pochi minuti dopo le 20 mentre l’assemblea allo Stadio era convocata per le ore 21, l’Assessore ha scritto: “nella zona nella quale ci trovavamo, non sono stati avvertiti fenomeni di esalazioni, tuttavia siamo stati allertati da alcune segnalazioni da parte dei cittadini, tramite App. Abbiamo nell’immediato verificato se ci fossero state telefonate al numero verde del Comune per le emergenze ambientali, ed informato il Sindaco. (…) Ci siamo accertati tramite i Carabinieri che erano state allertate le altre autorità competenti (Vigili del Fuoco ed ARPAM) per un sopralluogo in loco, e siamo rimasti in costante contatto telefonico per successivi aggiornamenti o necessità“.
Insomma, mentre i Vigili del Fuoco accertavano strumentalmente la “presenza di una consistente concentrazione di Idrogeno Solforato” in via Saline presidiata da residenti esasperati, l’Assessore Barchiesi non ha ritenuto importante fare un sopralluogo e far continuare la gestione dell’assemblea allo Stadio all’Assessore Rossi, ma neanche il Sindaco avvertito dall’Assessore si è mosso né il Vice comandante della Polizia Locale ha ritenuto di dover inviare una pattuglia in via Saline.
Se ci sono già gli altri, che ci andiamo a fare? sembrano aver pensato i vertici dell’Amministrazione comunale di Falconara Marittima!
La risposta alla nostra interrogazione su quelle esalazioni arrivata dopo 6 mesi, dice molte cose sull’atteggiamento parolaio dell’Amministrazione Signorini riguardo alla tutela della salute e dell’ambiente.
La sua autorevolezza in proposito è tale che, a tutt’oggi, l’ARPA Marche non le ha neanche risposto alla richiesta dei dati delle analisi effettuate la sera del 25/10/2019.
Il suo interesse è tale che nonostante i residenti di Castelferretti segnalino da anni periodiche esalazioni di idrogeno solforato ancora la zona è sprovvista di una campionatore di aria a diffusione passiva (radiello) che rilevi l’H2S.
La sua attenzione è tale che a tutt’oggi non ha chiesto a Viva Servizi la concentrazione di H2S esalata dall’acqua rilevata quel 25/10/2019 dalla Centralina di monitoraggio delle acque di scarico in pubblica fognatura di via Saline.
Cosa poteva fare l’Assessore Barchiesi?
Per esempio: chiedere seduta stante al tecnico di Viva Servizi intervenuto di adoperarsi dal giorno dopo per avere i dati forniti dalla loro centralina.
Seguire i tecnici dell’ARPAM e quelli dei VVF nelle loro ricerche e verifiche. Ai cittadini, quella sera, non era permesso seguire le operazioni da vicino. Un Assessore può farlo e può interloquire sui tanti aspetti che si potevano presentare al momento. E’ un ingegnere, non è una sprovveduta!
Far fare alla Polizia Locale un sopralluogo presso le abitazioni dei residenti e verbalizzare la percezione o meno di miasmi di uova marce/idrogeno solforato. Conseguentemente chiedere anche ai VVF di fare un rilevamento nelle residenze.
Fiato sprecato: il ‘presenzialismo‘ e l’apparire valgono più del prendere iniziative politiche, da Assessore o Sindaco, consone alla situazione.
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In 70 giorni l’Amministrazione Signorini aveva deciso di tagliare Pini di 70 anni di età! “I falconaresi devono conoscere le 7 mosse con le quali l’AC aveva deciso di tagliare 27 Pini domestici in via Gobetti” ha dichiarato il Consigliere Calcina che pubblica i documenti. Alla fine delle Commissioni congiunte Urbanistica ed Ambiente riunite su richiesta del Consigliere di CiC/FBC/SAF, il Sindaco si è allineato alla proposta di rinvio ed ulteriore approfondimento formulata da Calcina. “Questo rinvio non ci mette al riparo dal pericolo del taglio dei pini. Non mi fido di un Sindaco che ha cominciato a valutarne l’aspetto storico solo dopo le proteste dei cittadini, solo dopo che gli uffici diretti dal suo Assessore all’Ambiente avevano deciso i tagli e dopo aver tenuto per 6 mesi i Consiglieri di opposizione all’oscuro del progetto di abbattimento. Il forte legame con gli alberi che i cittadini stanno mostrando non è solo per le loro funzioni ecosistemiche, ma è anche per il piacere estetico di un paesaggio che è il nostro, quello degli abitanti di Falconara Marittima che in quei Pini domestici riconoscono il patrimonio cittadino, storico, che riconoscono Falconara dallo scorcio inconfondibile che quei Pini offrono ancora oggi, dopo 70 anni e possono offrirlo per altri 30 anni”.
1^ MOSSA: La Delibera di Giunta 280 del 15 luglio 2019 parlava genericamente soltanto della “Bonifica sottofondo e ripavimentazione assi stradali del centro cittadino, di importo complessivo lordo pari ad € 130.000,00“.
2^ MOSSA: Il 29 luglio 2019 la stessa proposta venne sottoposta al Consiglio Comunale , senza aver preventivamente presentato e valutato l’Atto nella competente Commissione consiliare (almeno la II^ presieduta dall’Ing. Luca Grilli). Gli assi stradali del centro cittadino non erano specificati e neanche nelle risposte dell’Assessore Barchiesi nel corso del dibattito in Consiglio nulla venne detto degli alberi e di via Gobetti nonostante l’intervento critico del Consigliere Calcina che aveva appuntato l’attenzione sull’utilizzare quei fondi governativi almeno per stendere l’asfalto fonoassorbente e attutire l’impatto acustico per i cittadini. Sarà un caso che ancora non è stato pubblicato il Verbale di quel Consiglio comunale?
3^ MOSSA: Il 27 agosto 2019 il Dirigente ai LL.PP dell’Assessore Barchiesi chiede il preventivo ad un solo professionista qualificato e con esperienza nel settore, cioè un Agronomo perché la bonifica del sottofondo e la ripavimentazione assi stradali del centro cittadino necessita della valutazione di stabilità visiva del patrimonio arboreo comunale presente lungo via Gobetti e parte di via Cairoli. E’ la prima volta in cui si parla del vero problema, ma se ne parla solo all’interno degli Uffici comunali che, un mese prima, avevano taciuto quelle problematiche!
4^ MOSSA: Il 17 settembre 2019 il Dirigente ai LL.PP – con Determina Dirigenziale Nr. 991 – conferisce l’incarico all’unico Agronomo a cui aveva chiesto il preventivo motivando: “L’intervento riguarda tra l’altro la sistemazione del piano viabile di via Gobetti e parte di via Cairoli, tratto di strada particolarmente sconnesso a causa degli apparati radicali delle alberature presenti ai lati della strada che creano pericolo per la pubblica incolumità degli utenti della strada, nonché difficoltà di accesso con i mezzi alle proprietà private“. Quindi chiede all’Agronomo “La verifica visiva dei sintomi e dei danni esterni dell’alberatura, mediante lo studio del livello di pericolosità dell’albero, lo studio della vulnerabilità del sito e la definizione del livello di rischio dell’alberatura, è inclusa la valutazione degli interventi di prescrizione per la pericolosità e quelli di mitigazione della vulnerabilità del sito, comprensiva di documentazione tecnica con apposite schede firmate da un tecnico abilitato (sono escluse le verifiche strumentali);
– Redazione di una proposta di riqualificazione delle alberature da mantenere e da ripiantumare nel caso da valutazioni tecnico-economiche sia opportuno procedere ad abbattimenti;
– Assistenza durante lo svolgimento dei lavori”.
L’Agronomo dovrà consegnare il lavoro entro 7 giorni dal ricevimento della lettera commerciale d’incarico.
5^ MOSSA: Il 18 settembre 2019 il Dirigente ai LL.PP. del Comune di Falconara invia la lettera commerciale d’incarico all’Agronomo.
6^ MOSSA: L’Agronomo consegna la sua Relazione con data 20 settembre 2019
7^ MOSSA: Il 25 settembre 2019 il Dirigente ai LL.PP. dell’Assessore Barchiesi produce la RELAZIONE TECNICO ILLUSTRATIVA in cui scrive: “Dalla valutazione di stabilità visiva e dalle relative verifiche effettuate dall’agronomo Dott. Riccardo Frontini si evince la condizione di rischio non accettabile o non tollerabile della maggioranza delle alberature presenti e quindi la necessità di procedere ai relativi abbattimenti. Entrando nello specifico è stata effettuata anche un’analisi costi/benefici le cui conclusioni propendono per la convenienza ed opportunità di procedere all’abbattimento di tutte le alberature presenti sostituendole con specie più appropriate, realizzando quindi una riqualificazione dell’intera via. In particolare si è considerato che, con la necessaria rimozione di svariate alberature, oltre alla perdita dell’omogeneità del filare alberato, per gli alberi rimanenti sarebbe indispensabile, al fine di certificarne la stabilità, oltre all’esecuzione di interventi per la riduzione del livello di rischio e pericolo (prescrizioni della indagine gestionale degli alberi), procedere ad una valutazione di stabilità approfondita eseguendo indagini strumentali (abbastanza onerose) per verificare la resistenza radicale. Resta il fatto che non è assolutamente garantito che dopo l’intervento di sistemazione della sede stradale le neoformazioni radicali dei pini rimasti non causino nuovamente, anche nel breve periodo, danneggiamenti alle infrastrutture adiacenti. Pertanto si è valutato di procedere nel modo seguente. Data l’entità del danneggiamento della sede stradale ad opera della massiccia presenza di un fitto apparato radicale delle alberature presenti, per procedere ad un intervento di ripristino funzionale della sede stradale di tipo risolutivo e duraturo è necessario procedere ad una fresatura relativamente profonda del piano viabile con taglio di molte radici. Pertanto per il tratto di strada maggiormente danneggiato, ossia quello compreso tra via Matteotti e via de Bosis, è stato previsto il taglio completo delle alberature presenti e la rimozione delle relative ceppaie con contestuale ripiantumazione di alberature più adatte all’ambiente urbano, in particolare è stata scelta la specie Acero campestre, al fine della ricostituzione del viale alberato. L’intervento prevede in sintesi le seguenti lavorazioni:
TRATTO COMPRESO TRA INCROCIO CON VIA MATTEOTTI FINO ALL’INCROCIO CON VIA DE BOSIS
– Taglio delle alberature (in totale 27) ed estirpazione delle ceppaie;
– fresatura /scavo del manto esistente;
– verifica ed eventuale ricarica con materiale idoneo degli scavi dei sottoservizi;
– rifacimento del sottofondo stradale mediante ricarica con materiale stabilizzato;
– fornitura e posa in opera di nuove caditoie stradali;
– preparazione e ripiantumazione delle nuove alberature;
– realizzazione di nuovo pacchetto stradale costituito da base, binder e tappetino d’usura;
– rifacimento della segnaletica orizzontale nei tratti interessati dai lavori.
Ovviamente, i Consiglieri comunali dell’opposizione sono stati tenuti all’oscuro del progetto e né la Presidente della Commissione Ambiente – Avv. Giorgia Fiorentini – né il Presidente della Commissione Urbanistica – Ing. Luca Grilli – hanno mai ritenuto importante convocare le Commissioni per esporre la problematica.
Sono stati i cittadini ad accorgersi dell’avvio dei lavori perché hanno visto l’apposizione della segnaletica di avvio dei lavori ed hanno organizzato una protesta spontanea.
Noi di CiC/FBC/SAF, e solo perché l’abbiamo chiesta, abbiamo ricevuto la Relazione dell’Agronomo 6 mesi dopo la consegna all’Amministrazione comunale.
La Commissione del 18 maggio è stata convocata su richiesta del Consigliere di CiC/FBC/SAF, non per iniziativa dei Presidenti Fiorentini e Grilli e nonostante il 24 aprile (in Commissione Urbanistica) avessimo chiesto la Relazione integrativa dell’Agronomo già in possesso dell’Amministrazione comunale dal 3 aprile, non ci è stata consegnata prima delle Commissioni congiunte del 18 maggio, ma due giorni dopo!
Staff comunicazione liste civiche Cittadini in Comune/Falconara Bene Comune e SiAmo Falconara Sinistra in Comune