Sito inquinato di Interesse Nazionale (SIN) di Falconara Marittima: il Sindaco Signorini tiene nascosto ai Consiglieri comunali di minoranza che il Ministero dell’Ambiente ha convocato per il prossimo 9 Settembre (ore 11) il Tavolo Tecnico dell’Accordo di Programma (2010) per rideterminarne la data di scadenza per la bonifica delle aree pubbliche. Un anno fa si era impegnata a portare il problema in Commissione consiliare. Nonostante abbia ricevuto la convocazione del Ministero il 23 Luglio scorso, non ha informato e non ha fatto convocare la Commissione Ambiente con la complicità della Presidente Fiorentini che, 2 anni fa, si era impegnata per valutazioni congiunte consiliari come il Sindaco. I Sindaci Brandoni e Signorini sono corresponsabili insieme a Regione, Provincia, ARPAM e Autorità Portuale della mancata bonifica che doveva essere fatta in 2 anni con 3.272.000 Euro stanziati dal Ministero dell’Ambiente!

doppio-simbolo.JPG Il Ministero dell’Ambiente ha convocato per il prossimo 9 Settembre (ore 11) il Tavolo Tecnico dell’Accordo di Programma per rideterminarne la data di scadenza per la bonifica delle aree pubbliche inquinate di Falconara M. L’Accordo, stipulato nel 2010 con Regione Marche, Provincia di Ancona, Comune di Falconara, ARPAM e Autorità Portuale, prevedeva che entro il 2013, con 3.272.000 Euro ministeriali, dovevano essere bonificate l’area pubblica di Villanova, l’area della Parrocchia di Santa Maria della Neve e S. Rocco, l’area marina costiera del perimetro di 3 Km dalla costa nonché le acque contaminate della falda acquifera. Invece il 31 dicembre 2019 è scaduta anche una prima proroga concessa dal Ministero perché la bonifica non era stata fatta.

Nessuno, né l’ex Sindaco Brandoni né il Sindaco Signorini aveva mai informato il Consiglio Comunale e i falconaresi sull’esistenza e sulle motivazioni di una prima proroga.

Ora ce ne sarà bisogno di un’altra e il Sindaco non ci ha informato neanche di questo tavolo né di quali motivazioni porterà la sua Amministrazione comunale.

Nonostante abbia ricevuto la convocazione del Ministero il 23 Luglio scorso, ha avuto oltre un mese di tempo per informare e far convocare la Commissione Ambiente presieduta da Giorgia Fiorentini.

TUTTO SEGRETO, nonostante il formale impegno del Sindaco Signorini in Consiglio Comunale (30/9/2019) e della Presidente della Commissione Ambiente Fiorentini (22/8/2018) di discutere il problema in Commissione.

NON CI HANNO MAI COMUNICATO NULLA!

I falconaresi e i Consiglieri di minoranza hanno appreso dell’imminente Tavolo Tecnico convocato dal Ministero dell’Ambiente il 20 Agosto solo grazie alla giornalista del Fatto Quotidiano M.C. Fraddosio. Oggi pubblichiamo la CONVOCAZIONE ministeriale scovata sul sito del Ministero dell’Ambiente

https://www.minambiente.it/bonifiche/riunioni-tecniche

Pubblichiamo anche gli impegni formali – TRADITI – presi nelle sedi consiliari dal Sindaco Signorini e dal Presidente di Commissione Fiorentini.

La SEGRETEZZA mostrata dai Sindaci Brandoni e Signorini, l’ELUSIONE di ogni forma di valutazione nelle sedi consiliari della questione delle bonifiche hanno dato come risultato l’INCONCLUDENZA nella bonifica di aree pubbliche del territorio di Falconara di cui sono corresponsabili insieme a Regione, Provincia, ARPAM e Autorità Portuale.

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 Loris Calcina – Capogruppo consiliare CiC/FBC/SAF

Pubblichiamo il testo della MOZIONE di revoca del Presidente del Consiglio Comunale Goffredo Brandoni. Stamane una delegazione dei Consiglieri di minoranza ha consegnato al Sindaco Signorini la richiesta per un suo intervento che, a norma dello Statuto e del Regolamento del Consiglio, le permettono di chiedere al Presidente del Consiglio la convocazione dell’assise cittadina in 48 ore.

Ascolta le dichiarazioni dei Consiglieri di minoranza https://youtu.be/UsSkNtLnri0

MOZIONE CONSILIARE

REVOCA DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE ai sensi dell’art. 35 comma 6 dello Statuto del Comune di Falconara Marittima

Viste le notizie di Stampa (Il Fatto Quotidiano) riguardanti le conversazioni intercettate tra l’ex Sindaco Goffredo Brandoni nonché attuale Presidente del Consiglio Comunale di Falconara M. e l’A.D. di API raffineria S.p.A. risalenti ai primi mesi del 2018, come da allegato alla presente.

Vista la gravità del contenuto delle intercettazioni telefoniche a carico dell’ex Sindaco Goffredo Brandoni ed attuale Presidente del Consiglio Comunale di Falconara M. il quale:

Ø  Ha abusato dei dati sensibili che sono pervenuti ad Uffici preposti a raccogliere le segnalazioni dei cittadini falconaresi comunicandoli – senza il consenso degli stessi cittadini – all’A.D. dell’azienda a cui le segnalazioni di esalazioni erano riferite;

Ø  Ha divulgato senza il consenso dei cittadini e, quindi, indebitamente i dati sensibili (cognome e appartenenze politiche) di alcuni cittadini falconaresi;

Ø  Ha palesato la consuetudine di informare l’A.D. di API raffineria anche sull’organizzazione interna al Comune per la gestione delle segnalazioni riguardanti le esalazioni da parte dei cittadini falconaresi;

Ø  la violazione dell’art. 43 del T.U.E.L. e dell’art. 34 c. 8 dello Statuto Comunale il quale recita che “Il Consigliere Comunale ha l’obbligo, nei casi specificatamente previsti dalla legge, di osservare il segreto sulle notizie ed atti ricevuti“.

Ø  Ha offeso alcuni dei cittadini falconaresi che avevano segnalato telefonicamente le esalazioni aggettivandoli con “una cretina” e con “tre faccia di cazzo“.

Viste anche le esternazioni dei giorni scorsi del Presidente del Consiglio a propria giustificazione che si riproducono dal profilo facebook di Goffredo Brandoni:

<<Tutto ciò non vieta al sottoscritto di pensare ed esprimere in una

CONVERSAZIONE PRIVATA considerazioni dure nei confronti di questi avversari politici. A LORO e solo a loro, e non ai cittadini falconaresi, vanno riferite le mie parole>>, le quali mostrano la catalogazione dei cittadini che segnalavano disagi a causa delle esalazioni industriali come “avversari politici” piuttosto che cittadini preoccupati per la propria salute.

Constatato che nel corso della presente consiliatura avviata a giugno 2018, il Presidente del Consiglio Comunale su 88 Commissioni Consiliari svolte ne ha partecipata solo una (Commissione II^ del 29 luglio scorso), contravvenendo in tal modo all’art. 42 comma 4 del Regolamento del Consiglio Comunale che esplicitamente detta la partecipazione ai lavori delle Commissioni del Presidente del Consiglio e contravvenendo altresì all’art. 6 comma 5 dello stesso Regolamento e all’art. 35 comma 7 dello Statuto Comunale che lo incaricano di promuovere e coordinare l’attività delle Commissioni Consiliari e, dunque, di una parte importante dell’attività del Consiglio Comunale.

Constatato altresì che, a seguito delle contestazioni dei Consiglieri di minoranza riguardo al reiterato ritardo (anche di 8 mesi!) nella programmazione e discussione di interrogazioni, mozioni ed ordini del giorno, il Presidente del Consiglio Comunale aveva garantito in sede di Conferenza dei Capigruppo consiliari

MA NON HA TENUTO FEDE ALL’IMPEGNO

ostacolando il diritto di indirizzo e di controllo politico-amministrativo nonché il diritto di iniziativa (art. 42 e art. 43 del T.U.E.L.) dei Gruppi consiliari di minoranza che sono, al 99%, i soli proponenti di interrogazioni, mozioni e ordini del giorno.

Valutato che le parole e le azioni sopra esposte dell’ex Sindaco Goffredo Brandoni ed attuale Presidente del Consiglio Comunale di Falconara M.

SI CHIEDE al CONSIGLIO COMUNALE

Di revocare l’incarico di Presidente del Consiglio Comunale al Sig. Goffredo Brandoni in applicazione dell’art. 35 c. 6 dello Statuto Comunale.

I Consiglieri comunali Calcina, Luchetti, Luciani, Frapiccini, Federici e Caricchio (rispettivamente CiC/FBC/SAF – PD – M5S – I.V. – Lega) che rappresentano oltre 1/5 dei Consiglieri comunali a Falconara Marittima, hanno chiesto all’attuale Presidente del Consiglio Comunale la convocazione dell’assise cittadina per l’applicazione dell’art. 35 c. 6 dello Statuto Comunale: “revoca del Presidente del Consiglio Comunale di Falconara Marittima”. I dialoghi di Goffredo Brandoni con l’AD di API raffineria lo pongono in conflitto con l’art. 54 della Costituzione della Repubblica il quale recita: “I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore (…)”. L’imparzialità di Goffredo Brandoni quale Presidente del Consiglio Comunale è venuta meno anche per la gestione – più volte contestata – del Consiglio Comunale che sta determinando pesanti ritardi nella discussione di mozioni, ordini del giorno ed interrogazioni dei Consiglieri di minoranza nonché, spesso, per i pesanti ritardi nell’inoltro agli stessi Consiglieri di minoranza della documentazione per lo studio dei provvedimenti.

La richiesta ( LEGGI QUI’  ) è stata protocollata con p.e.c. il 31 Agosto scorso e, in base all’art. 39 c. 2 del Testo Unico delle Leggi sull’ordinamento degli Enti Locali, “il Presidente del Consiglio Comunale è tenuto a riunire il Consiglio in un termine non superiore ai venti giorni (…)“.

Pertanto il Presidente del Consiglio Goffredo Brandoni entro il 19 Settembre DEVE convocare l’assise che deciderà sulla revoca o meno della carica istituzionale che sta ricoprendo e, dunque, non sia tentato di sforare e violare la tempistica di Legge perché la sua situazione istituzionale si aggraverebbe ulteriormente!

Nella Conferenza Stampa odierna ho evidenziato che quanto emerso dalle intercettazioni telefoniche – pubblicate da Maria Cristina Fraddosio sul Fatto Quotidiano tra Goffredo Brandoni e l’AD di API raffineria Cogliati – ha gettato un’ombra indelebile sulla rettitudine istituzionale, sulla imparzialità e sull’autorevolezza dell’ex Sindaco e dell’attuale Presidente del Consiglio Comunale.

Se è vero che forse non c’è rilevanza penale nelle informazioni riferite e che, comunque, Goffredo Brandoni non risulta indagato, è indiscutibile che rivelare all’AD di API raffineria – “sempre tra me e lei” dice l’ex Sindaco all’AD Cogliati – come il Comune gestisce le segnalazioni dei cittadini che si lamentano delle esalazioni della raffineria, indicare i cognomi di chi segnala nonché l’appartenenza politica è tutt’altro che “adempiere con disciplina ed onore alle funzioni pubbliche assegnategli” (art. 54 della Costituzione).

Etichettare i cittadini che dovrebbero essere difesi da eventuali inadempienze di aziende insalubri di prima categoria con “cretini” e “facce di cazzo” va al di là del “linguaggio colorito (come definito da Brandoni su facebook): mostra che l’ex Sindaco aveva scelto la parte da cui stare, la più forte, piuttosto che svolgere il suo ruolo con equilibrio per tutelare gli interessi collettivi e, principalmente, tutelare la salute.

Questo emerge palesemente anche dai suoi tentativi di difesa su facebook quando scrive: se linguaggio colorito c’è stato da parte mia, questo va indirizzato nei confronti dei miei oppositori politici”. Perché l’ex Sindaco considera oppositori politici chi segnala le esalazioni provenienti dalla raffineria? Eppure sapeva bene Goffredo Brandoni che molti suoi elettori del quartiere Fiumesino – aderenti al locale Comitato – non si erano mai risparmiati a segnalare le esalazioni, fino a costituirsi parte civile contro la raffineria per l’incendio del 25 Agosto 1999!

Ma c’è anche l’aspetto tecnico che disegna Brandoni come non degno di ricoprire l’attuale incarico istituzionale.

Su 88 Commissioni Consiliari svolte dal giorno del suo insediamento a giugno 2018 Egli ne ha partecipata solo una, la Commissione II^ del 29 luglio scorso, contravvenendo all’art. 42 comma 4 del Regolamento del Consiglio Comunale che esplicitamente detta la partecipazione ai lavori del Presidente del Consiglio.

Conseguentemente a questa ASSENZA pari al 99% delle Commissioni il Presidente del Consiglio Brandoni ha REITERATAMENTE violato anche l’art. 6 comma 5 dello stesso Regolamento e l’art. 35 comma 7 dello Statuto Comunale perché NON ha promosso e coordinato l’attività delle Commissioni Consiliari e, dunque, NON ha organizzato una parte dell’attività del Consiglio Comunale.

Ma c’è dell’altro: alla Conferenza dei Capigruppo del 10 luglio scorso, a seguito delle contestazioni per il ritardo nella discussione di interrogazioni mozioni ed ordini del giorno, aveva garantito che prima della pausa di Agosto avrebbe convocato 2 Consigli Comunali per sanare la situazione.

Non solo: anche alla Conferenza dei Capigruppo del 15 maggio ci era stato assicurato che avrebbe convocato un altro Consiglio comunale a Giugno dopo quello monotematico sul Bilancio, promessa ribadita anche alla Conferenza dei Capigruppo del 3 Giugno.

Bugie triplicate, beffe reiterate a danno delle opposizioni che sono le proponenti di interrogazioni e mozioni, ed ennesima prova di mancanza di imparzialità da parte del Presidente Brandoni.

Questa mancanza di imparzialità e di tutela dei diritti dei Consiglieri di minoranza da parte del Presidente Brandoni ha fatto si che, in violazione dell’art. 43 comma 3 del Testo Unico degli Enti Locali, il Sindaco e gli Assessori NON rispondano, entro 30 giorni, alle interrogazioni e ad ogni altra istanza di sindacato ispettivo presentata dai Consiglieri.

Solo il gruppo di Cittadini in Comune che rappresento attende la discussione di un ordine del giorno presentato il 23 gennaio (8 mesi), una mozione del 21 febbraio (7 mesi), una del 12 giugno (quasi 3 mesi), una del 22 giugno (2 mese ½), una interrogazione del 5 giugno e una del 12 giugno (3 mesi).

Dunque l’ombra del disonore e dell’indisciplina nell’adempimento della funzione sia di ex Sindaco che di odierno Presidente del Consiglio Comunale è moltiplicata dal comportamento assenteista, omissivo in violazione del Testo Unico degli Enti Locali, dello Statuto comunale e del Regolamento del Consiglio comunale.

Loris Calcina  – Capogruppo consiliare Cittadini in Comune/Falconara Bene Comune e SiAmo Falconara

SALVATI 13 PINI DALLE MOTOSEGHE DEL SINDACO SIGNORINI. A Settembre 2019 ne voleva abbattere 27 basandosi solo sulla valutazione visiva chiesta al Tecnico Agronomo incaricato. La fermezza dei falconaresi del Comitato Salviamo gli Alberi di Falconara e dei Consiglieri delle opposizioni ha costretto il Sindaco a far eseguire prove strumentali sui pini con il risultato che 13 sono in salute. Una lezione di metodo e competenza alla supponenza dei Consiglieri di maggioranza e della Giunta.

doppio-simbolo.JPG  alberi.jpg Grazie alla mobilitazione dei 700 cittadini falconaresi riuniti nel Comitato Salviamo gli Alberi di  Falconara Marittima e al lavoro dei Consiglieri comunali di opposizione, l’Amministrazione Signorini ha dovuto rivedere la scellerata scelta di settembre 2019. Il numero dei Pini da abbattere in via Gobetti sono stati praticamente dimezzati. Da 27, come sentenziò l’Amministrazione Comunale il 17/9/2019, a 14 come emerso dalla nuova relazione che l’Agronomo incaricato ha illustrato nella riunione odierna delle Commissioni consiliari congiunte II^ e IV^.

Dunque non era vero che tutti i 27 Pini in via Gobetti creavano pericolo per la pubblica incolumità degli utenti della strada, nonché difficoltà di accesso con i mezzi alle proprietà private“.

Secondo l’Amministrazione Signorini dovevano essere abbattuti 13 Pini sani semplicemente perché la bussola dell’orientamento dell’AC era solo il danneggiamento della sede stradale e il ripristino funzionale della sede stradale.

Per questo, a Settembre 2019, il Sindaco e l’Assessore Barchiesi avevano lesinato sull’incarico affidato all’Agronomo chiedendogli di non eseguire le prove strumentali.

Oggi, proprio grazie a quelle prove strumentali pretese da cittadini e Consiglieri di opposizione, sono stati salvati 13 Pini.

Il confronto in Commissione è stato spesso aspro, ostacolato dalla stessa Amministrazione reticente nel consegnare ai Consiglieri di minoranza i documenti in suo possesso. Anche ieri la faziosità del Consigliere di maggioranza Mario Zizzamia si è manifestata accusando vergognosamente di strumentalizzazione il Comitato dei cittadini.

E’ stato faticoso far prevalere sulla sola ragione economica la preziosa funzione ecosistemica degli alberi, la loro armonia estetica, la storia che rappresenta per Falconara.

A differenza dei Consiglieri di maggioranza noi, come falconaresi, ringraziamo i concittadini del Comitato Salviamo gli Alberi di Falconara per l’impegno profuso e per aver contribuito a salvare 13 Pini condannati all’abbattimento appena 11 mesi fa proprio dalla sprovvedutezza dei Consiglieri di maggioranza e del Sindaco Signorini.

Loris Calcina – Capogruppo consiliare Cittadini in Comune/Falconara Bene Comune e SiAmo Falconara

SCUOLA LEOPARDI: per lo stato di VULNERABILITA’ SISMICA è necessario un provvedimento precauzionale di spostamento delle classi in altra sede dal prossimo Settembre. Abbiamo chiesto invano di affrontare il problema in sede di Commissione consiliare. Entro Luglio 2021 i lavori di consolidamento antisismico della scuola Leopardi SI DEVONO FARE. Luglio 2021 è un LIMITE MASSIMO. Ci sarebbe da valutare attentamente se, considerata l’imprevedibilità e la potenza dei terremoti, aspettare l’ultimo giorno per intervenire sulle scuole Leopardi vuol dire che la sicurezza della struttura e l’incolumità di alunni e personale scolastico è assicurata da qui a Luglio 2021! SILENZIO ASSOLUTO alla nostra richiesta! Ancora un OCCULTAMENTO dei problemi scomodi da parte dell’Amministrazione Signorini.

doppio-simbolo.JPG leopardi.JPG Le Rappresentanti di classe delle Scuole Leopardi di Falconara sono preoccupate da quanto emerso dalla Relazione Tecnica sulla vulnerabilità sismica dell’edificio e, dunque, per tutelare l’incolumità degli alunni e del personale scolastico, hanno chiesto che dall’imminente anno scolastico 2020/2021 gli alunni e il personale scolastico della scuola primaria Leopardi siano spostati in altra sede provvisoria.

Lo hanno scritto al Sindaco Signorini, all’Assessore Barchiesi e ai Capigruppo Consiliari il 28 Luglio.

Il 29 Luglio, proprio perché ho ritenuto che la preoccupazione delle Rappresentanti di classe fosse più che giustificata e perché avevo letto la Relazione degli Ingegneri Dezi e Balducci, ho chiesto l’URGENTE convocazione della Commissione Consiliare II^ con l’invito a partecipare esteso al Sig. Sindaco e al Sig. Assessore ai LL.PP. e alla Scuola.

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Il problema che ho già esposto in Commissione Urbanistica il 30 Giugno scorso è chiaro: l’improcrastinabilità dei lavori di consolidamento della scuola Leopardi entro Luglio 2021 è un LIMITE MASSIMO – quasi un ULTIMATUM – per fare degli interventi strutturali in modo da poter stare tranquilli per altri anni. Ci sarebbe da valutare attentamente se, considerata l’imprevedibilità e la potenza dei terremoti, aspettare l’ultimo giorno (Luglio 2021) per intervenire sulle scuole Leopardi vuol dire che la sicurezza della struttura e l’incolumità di alunni e personale scolastico è assicurata da qui a Luglio 2021! 

L’unica certezza è che, così com’è, la scuola Leopardi necessita di urgenti interventi entro Luglio 2021. E’ necessario un provvedimento precauzionale di spostamento delle classi in altra sede dal prossimo Settembre.

SILENZIO ASSOLUTO da parte del Presidente della Commissione Grilli!

SILENZIO ASSOLUTO da parte del Presidente del Consiglio Comunale Brandoni che ha la responsabilità di far funzionare le Commissioni affinché approfondiscano le problematiche poste anche dai cittadini!

SILENZIO ASSOLUTO da parte del Sindaco Signorini e dell’Assessore Barchiesi!

L’ennesima conferma dello scandaloso sistema dell’OCCULTAMENTO dei problemi scomodi da parte dell’Amministrazione Signorini.

Loris Calcina – Capogruppo consiliare liste civiche CiC/FBC/SAF

I CITTADINI CHE SEGNALAVANO LE ESALAZIONI ERANO TESTE DI CAZZO! Dall’inchiesta del Fatto Quotidiano emerge che, oltre alla gravità dell’insulto, un Sindaco che si preoccupa di riferire all’AD di API raffineria chi e quali gruppi di cittadini segnalano le esalazioni della raffineria NON “adempie con disciplina ed onore alle funzioni pubbliche affidategli” (art. 54 della Costituzione). Ciò che doveva fare l’ex Sindaco Brandoni secondo l’art. 54 della Costituzione, era tenere riservato chi segnalava le esalazioni, impegnarsi con gli Enti di controllo a far controllare la situazione impiantistica della raffineria al fine di tutelare la salute dei cittadini amministrati. Oggi non è degno di ricoprire il ruolo di Presidente del Consiglio Comunale di Falconara M. Porterebbe discredito alla città.

doppio-simbolo.JPG toto-e-peppino.JPG  Prima di entrare nel merito delle intercettazioni telefoniche che hanno riguardato l’ex Sindaco Goffredo Brandoni e l’AD di API raffineria Giancarlo Cogliati, una cosa va scritta a GRANDI LETTERE: la tenacia dei falconaresi che rifiutano di considerare una fatalità la situazione ambientale e sanitaria di Falconara Marittima e le centinaia tra segnalazioni, esposti e querele inoltrate dal 2015 al 2018 alle Autorità, sono state il motore dell’inchiesta della Procura della Repubblica di Ancona! Le intercettazioni pubblicate dalla giornalista del Fatto Quotidiano – Maria Cristina Fraddosio – sono soltanto la punta dell’iceberg di quel fascicolo.

L’articolo del Fatto Quotidiano ci ha descritto l’evoluzione parallela del pensiero dei Dirigenti della raffineria API e dell’Amministrazione Comunale nei confronti di Falconara Marittima e dei falconaresi che pretendono salute e sicurezza: da “un piccolo paese che non sarebbe niente se non ci fosse l’API” (Aldo Brachetti Peretti – intervista al TGR Marche nel 2003) all’attuale A.D. Giancarlo Cogliati che a fronte dell’attività di accertamento giudiziario parla dei Carabinieri come “rompi coglioni“, definendo l’Italia come “un paese di merda” di “politicanti schifosi“, fino all’ex Sindaco Goffredo Brandoni (dal 2008 al 2018) che, parlando al telefono con Cogliati, aggettiva come “teste di cazzo” i cittadini che si sono permessi di segnalare le insopportabili esalazioni di idrocarburi al numero verde per le emergenze ambientali del Comune da lui amministrato.

Tra i due intercettati, ci interessa Goffredo Brandoni perché attualmente ricopre la carica di Presidente del Consiglio Comunale di Falconara Marittima.

La prima constatazione: oltre alla gravità dell’insulto, un Sindaco che si preoccupa di riferire all’AD dell’API chi e quali gruppi di cittadini segnalano le esalazioni della raffineria NON “adempie con disciplina ed onore alle funzioni pubbliche affidategli (art. 54 della Costituzione).

Ciò che doveva fare Brandoni secondo l’art. 54 della Costituzione era tenere riservato chi segnalava le esalazioni, impegnarsi con gli Enti di controllo a far controllare la situazione impiantistica della raffineria al fine di tutelare la salute dei cittadini amministrati.

Ancora: chi ci dice se il sospettato “tacito gentlemen’s agreement” tra il Sindaco di Falconara e l’AD dell’API “per sostenersi a vicenda nelle problematiche di impatto sociale” si è protratto fino ad oggi in cui Goffredo Brandoni è Presidente del Consiglio Comunale?

Ancora: il risparmio realizzato da API raffineria di “7 Milioni di Euro non attuando il sistema di recupero dei vapori presso i terminali marittimi” è stato possibile anche grazie all’ex Sindaco Brandoni dato che nel Gruppo Istruttore della Commissione AIA presso il Ministero dell’Ambiente che prese atto delle ragioni dell’API per non installare il sistema (4 Giugno 2013) sedeva il rappresentante del Comune di Falconara di cui era Sindaco.

E che dire della mancata consegna al Ministero della Salute dell’Indagine Epidemiologica dell’Istituto Nazionale Tumori di Milano (2012) per la quale è arrivato perfino alla negazione della validità con la ridicola e falsa affermazione che l’INT Milano era un Istituto privato? (verbalizzata di fronte alla Commissione Bicamerale sui SIN – 2017)

Se, a luglio 2018, al momento dell’indicazione del nome del Presidente del Consiglio Comunale di Falconara da parte della maggioranza avessimo saputo di quelle telefonate, avremmo alzato le barricate contro Goffredo Brandoni.

Non è degno di ricoprire il ruolo di Presidente del Consiglio Comunale di Falconara M.

Per ora, gli suggeriamo di togliere da solo il disturbo, per evitare il discredito della città.

Loris Calcina – Capogruppo consiliare liste civiche CiC/FBC/SAF

leggi quì l’articolo del Fatto Quotidiano

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