Versamenti fognari in mare e rimedi: “Il progetto preliminare delle soluzioni può essere modificato e qualsiasi passaggio facciamo verrà concordato con l’Amministrazione comunale e verbalizzato”. Questo è quanto scaturito dalle Commissioni consiliari congiunte del 24 Novembre 2020. Parola dell’Ing. De Angelis di Viva Servizi. Ma da allora, nonostante le nostre richieste, Sindaco e Presidenti delle Commissioni ci impediscono il confronto e la possibilità di dare suggerimenti sulle eventuali modifiche che si possono apportare al progetto preliminare riguardante le vasche di prima pioggia, il collettore di gronda, le condotte a mare! Perché si impedisce di verificare e di dare un parere definitivo sulla complementarietà, utilità e fattibilità economica dei bio – depuratori applicati alle condotte a mare? L’Amministrazione Signorini ha bloccato e secretato il proficuo confronto tra i tecnici di Viva Servizi e quelli del bio – depuratore?
Dopo le Commissioni consiliari congiunte riunitesi il 24 Novembre 2020 tutto tace nonostante la necessità di aggiornamento e la nostra richiesta di riconvocazione delle Commissioni Urbanistica, Ambiente e Speciale inoltrata il 13 Gennaio 2021.
Eppure il 24 Novembre 2020 il Sindaco stesso aveva garantito ai componenti delle Commissioni che “ci confronteremo ancora e approfondiremo queste tematiche dal punto di vista tecnico perché è la base fondamentale per esprimere altre valutazioni” (come da video/verbale). Quell’impegno, per il quale esprimemmo apertamente consenso, scaturiva dal fruttuoso confronto tecnico tra l’Ing. De Angelis di Viva Servizi e l’Ing. Cantini del progetto di bio – depurazione MUDS i quali, sappiamo con assoluta certezza, hanno proseguito lo scambio dei dati propedeutico alla verifica se la complementarietà della bio – depurazione possa giovare ad una riduzione dell’impatto del collettore di gronda e delle vasche di prima pioggia.
I Consiglieri comunali, gli operatori balneari e i cittadini che hanno costituito anche un Comitato, hanno diritto di sapere e di valutare.
Ma ci sono altri argomenti che necessitano l’aggiornamento e il confronto immediato nelle Commissioni e alla luce del sole.
Quali indicazioni hanno dato i Tecnici del Comune ai Tecnici incaricati di progettare il collettore di gronda?
Visto che, come ci disse l’Ing. De Angelis, “nel documento preliminare di progettazione ci sono soluzioni che possono essere modificate“, l’Amministrazione Signorini ha dato indicazioni? Quali?
Come mai non ci è data la possibilità di partecipare alle eventuali modifiche dato che, sempre l’Ing. De Angelis, confermò che “qualsiasi passaggio facciamo verrà concordato con l’Amministrazione comunale e verbalizzato in modo da lasciare traccia di tutte le decisioni e le scelte“?
Soprattutto, dato che il confronto e le valutazioni sull’eventuale inserimento del sistema di bio – depurazione erano state avviate proprio il 24 Novembre scorso, può quel sistema ridurre tecnicamente l’invasività delle vasche di prima pioggia e, con il risparmio ottenuto, essere realizzato senza sforamento del budget?
Loris Calcina – Capogruppo consiliare Cittadini in Comune/Falconara Bene Comune e SiAmo Falconara Sinistra in comune
Sindaco, Consiglieri di maggioranza e ARPA Marche bocciano la mozione consiliare di CiC/FBC/SAF per installare una centralina fissa di monitoraggio a Castelferretti e dotare le centraline di rilevamento esistenti degli stessi campionatori di inquinanti in modo che le ricadute siano monitorate anche al variare dei venti. Confuse ed inconcludenti il Sindaco Signorini e l’Assessore Barchiesi per le quali la mozione è stata bocciata perché non deve essere il Consiglio a decidere quali sostanze monitorare. Fatalista il Dott. Marchetti, Direttore Generale dell’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale: “se la Regione intende investire dal punto di vista politico su un’altra centralina, ben venga, noi non ci tiriamo indietro”! C’è un dubbio che riguarda tutti: hanno mai letto le Autorizzazioni Integrate Ambientali delle industrie insalubri a Falconara e le sostanze inquinanti che sono emesse dalle ciminiere? Sono consapevoli che a Falconara, associato alle PM2.5, c’è il tasso più alto di abortività spontanea di tutte le Marche nelle donne fertili? Sono consapevoli che a Falconara c’è un eccesso di malformazioni congenite e che queste sono scientificamente associate alla presenza di determinati metalli pesanti?
Ascolta anche l’intervento in Consiglio comunale del Capogruppo di CiC/FBC/SAF https://www.youtube.com/watch?v=1f5Z1kBIc28
“Credo che non debba essere un Consigliere o il Consiglio stesso a decidere che cosa monitorare ma ci sono dei tecnici esperti che indicano alla Regione, al Ministero, sulla base delle normative europee che cosa monitorare”.
Questa considerazione dell’Assessore all’Ambiente di Falconara – Ing. Valentina Barchiesi – ci dà la misura della nullità a cui le piacerebbe ridurre il compito sia del Consiglio comunale sia suo da Assessore. Certamente è ciò che ha fatto la sua Amministrazione comunale (spalleggiata in Consiglio comunale dall’ARPA Marche in un ruolo inedito) bocciando la mozione di CiC/FBC/SAF che impegnava il Sindaco a chiedere all’ARPAM il potenziamento delle 3 centraline fisse esistenti e l’installazione di una fissa a Castelferretti che misurasse in continuo Idrocarburi Policiclici Aromatici, Ammoniaca, Benzene e Idrogeno Solforato.
La Giunta Signorini, in Consiglio, ha chiamato in suo soccorso ARPA Marche con l’intento di contrapporre il tecnico ed il politico, come se tecnico significasse NEUTRALE e politico diventasse sinonimo di pretestuoso!
Senonché risulta MOLTO politico il Tecnico che decide di imitare Pilato ed afferma – come ha affermato il Direttore dell’ARPAM, Dott. Marchetti, che “se la Regione intende investire dal punto di vista politico su un’altra centralina, ben venga, noi non ci tiriamo indietro“.
Questa affermazione è tutt’altro che NEUTRALE.
CiC/FBC/SAF dicono che è vero che i soldi per le centraline di rilevamento li mette la Regione, ma è anche vero che nel posizionamento o nel potenziamento la Regione deve per forza interloquire con l’ARPAM in quanto organo tecnico. Negarsi a questo compito di fronte al Consiglio comunale del 30 marzo scorso e di fronte ai cittadini falconaresi da parte dell’ARPAM è stato sconcertante!
Così Sindaco, Assessore Barchiesi e Consiglieri di maggioranza non vedevano l’ora di accodarsi al Dott. Marchetti per fare finta di non comprendere l’obiettivo della mozione.
Il Sindaco e l’Assessore Barchiesi, sentendosi in dovere di motivare la contrarietà anche con parole proprie, hanno affermato che gli interventi proposti dalla mozione “non sono risolutivi“ e che “non è con questa mozione dicendo di inserire queste sostanze piuttosto che un’altra che risolviamo il problema“.
Sia chiaro: non siamo talmente sprovveduti da credere di risolvere i problemi sanitari ed ambientali di Falconara con una mozione consiliare ma eravamo fiduciosi nell’accoglimento delle proposte finalizzate ad avere CONOSCENZE CERTE che sono la base per la risoluzione dei problemi!
Invece, riguardo alla situazione sanitaria ed ambientale di Falconara, l’Amministrazione Signorini E’ FERMA PERCHE’ SI MUOVE SENZA FAR PROGRESSI, una sorta di “falso movimento” sulla scia del Direttore dell’ARPAM ancora (ahinoi!) proteso “a capire se c’è un processo produttivo specifico che è legato alla tipologia di risultati rinvenuti” (sua dichiarazione nel Consiglio comunale del 30/3)
È anche su questo punto che divergono le valutazioni di CiC/FBC/SAF: i processi produttivi delle aziende insalubri a Falconara sono notissimi ad ARPAM, Sindaco e Consiglieri di maggioranza: basta leggere le Autorizzazioni Integrate Ambientali (documenti pubblici!) e si scoprono tutti gli inquinanti immessi in atmosfera e in acqua. Quando sono noti gli inquinanti emessi, la loro ricaduta va calcolata e valutata tutti i giorni e tutte le ore del giorno! La nostra mozione puntava a questo partendo proprio da basi di conoscenza che riteniamo debbano essere patrimonio di chi amministra.
Non sembra proprio che a Falconara Marittima sia così e ciò determina l’inconcludenza del Sindaco e del Direttore Generale Marchetti.
Loris Calcina – Capogruppo consiliare Cittadini in Comune/Falconara Bene Comune e SiAmo Falconara Sinistra in Comune
Da oltre 5 mesi, con un ridicolo e meschino ostruzionismo, l’Amministrazione Signorini ci impedisce di sapere quante nuove attività avviate a Falconara M. hanno richiesto, tra il 2017 e 2019, il contributo da 1000 a 1500 euro previsto dall’apposito bando comunale e, soprattutto, di sapere il motivo per cui alcune di esse non hanno ancora ricevuto il contributo promesso. Adesso abbiamo trasformato il semplice accesso agli atti in una INTERROGAZIONE consiliare in modo che ogni cittadino ed i diretti interessati possano ascoltare le ragioni della Giunta Signorini
Le liste civiche CiC, FBC, SiAmo Falconara, si sono viste costrette a trasformare una semplice richiesta di accesso agli Atti in INTERROGAZIONE a risposta scritta ed orale da svolgere in Consiglio comunale.
È accaduto che il meschino ostruzionismo dell’Amministrazione Signorini al lavoro dei Consiglieri, ha congelato fino ad oggi la richiesta – inoltrata 16/10/2020 – di sapere quante nuove attività avviate a Falconara M. hanno richiesto, tra il 2017 e 2019, il contributo da 1000 a 1500 euro previsto dall’apposito bando comunale e, soprattutto, di sapere il motivo per cui alcune di esse non hanno ancora ricevuto il contributo promesso.
C’è qualcosa di imbarazzante da sapere?
A questo punto, dopo oltre 5 mesi di ostruzionismo, la Giunta dovrà riferire in Consiglio comunale e tutti i cittadini potranno ascoltarlo direttamente.
Ricordiamo che per l’accesso agli Atti, i Consiglieri comunali sono tutelati
- dall’art. 43 del Testo Unico degli Enti Locali che recita che “I consiglieri comunali hanno diritto di ottenere dagli uffici (…) tutte le notizie e le informazioni in loro possesso, utili all’espletamento del proprio mandato”.
- Dall’art. 34 del Regolamento del Consiglio comunale che recita: “I Consiglieri hanno diritto di ottenere copia degli atti e documenti ottenibili in visione; le copie vengono rilasciate in carta libera, entro il termine massimo di dieci giorni dalla richiesta”.
Loris Calcina – Capogruppo consiliare Cittadini in Comune/Falconara Bene Comune e SiAmo Falconara Sinistra in Comune
Area ex Simonetti e nuovo LIDL: bel servizio ai residenti del quartiere Stadio da parte della Giunta Signorini! Minimo 2.200 veicoli in più per ogni giorno di massima frequentazione attraverseranno il quartiere Stadio sommandosi agli attuali 15.000 veicoli nella direzione Falconara Castelferretti/via del Consorzio e viceversa.
Noi di CiC/FBC/SAF abbiamo tentato di bloccare il trasferimento del LIDL nell’area ex Simonetti (di fronte al McDonald’s) ma la miopia dell’Amministrazione Signorini è alta come il numero dei Consiglieri comunali che la sostengono e che ratificano tutto ciò che la Giunta detta.
L’enorme problema per cui abbiamo tentato di opporci a quell’operazione urbanistica è il carico del traffico che si aggiungerà su una via Marconi ed un quartiere Stadio al collasso. I proponenti del progetto sposato dall’Amministrazione comunale hanno stimato “circa 360/370 auto ogni ora nel giorno di massima frequentazione“ della nuova struttura commerciale. A parte la vaghezza del giorno di massima frequentazione, prendendo per buona la loro valutazione si riverseranno su via Marconi ed il quartiere Stadio minimo 2.200 auto in più per ogni giorno di massima frequentazione, 2.200 veicoli che si assommeranno ai “circa 15.000 veicoli nella direzione Falconara Castelferretti/via del Consorzio e viceversa“ che il Settore Lavori Pubblici del Comune aveva stimato alla vigilia dell’assemblea pubblica sulla viabilità tenuta nel quartiere Stadio il 25 Ottobre 2019.
L’Assessore Rossi aveva dichiarato ad Ottobre 2019 che “il traffico automobilistico lungo via Marconi è in condizioni critiche” ipotizzando in futuro “un aumento degli attraversamenti veicolari di almeno il 20% essendosi inserite, negli ultimi anni numerose attività, esercizi e insediamenti, anche residenziali, ma soprattutto commerciali“.
Ora non ci interessa sapere se l’Assessore Rossi abbia anche doti da veggente o se, andando ad imbonire i residenti del quartiere Stadio, già sapeva della proposta del trasferimento del LIDL nell’area ex Simonetti.
Quello che emerge è che oggi lo stesso Rossi – per conto di Sindaco e Giunta – spaccia come risolutiva una rotatoria nella zona interessata dall’operazione urbanistica.
Rotatoria che, ben che vada, snellirà il transito soltanto di quei 2.200 veicoli in più i quali, però, prima di arrivarci, avranno attraversato tutta via Marconi/Stadio in aggiunta agli altri 15.000.
E’ inutile che Rossi e Signorini li snelliscono di fronte al futuro LIDL quando hanno già riversato inquinamento atmosferico e acustico sull’abitato!
Bel servizio ai residenti del quartiere Stadio da parte della Giunta Signorini!
Loris Calcina – Capogruppo consiliare Cittadini in Comune/Falconara Bene Comune e SiAmo Falconara Sinistra in Comune
Nuovamente deserta l’asta indetta dall’Amministrazione comunale di Falconara per vendere 4.300 metri quadri edificabili in via Friuli. SIAMO SODDISFATTI perché quell’area è circondata da aree franose. Lo dice l’ISPRA, lo dice l’Indagine geologica del 2005 commissionata dal Comune. Da anni CiC/FBC/SAF ammoniscono le Amministrazioni Brandoni/Signorini che far edificare lì significa mettere a rischio l’incolumità dei cittadini e il loro stesso patrimonio. Non si persegue la difesa della salubrità e della sicurezza dell’ambiente sostenendo il bypass ferroviario, le edificazioni di fronte alla ex Montedison, in alcune zone circondate da frane a Falconara Alta e, da ultimo, in via Friuli. Quella è un’imprenditoria che avverseremo sempre, perché PREDA suolo e non cura e rende vivibile Falconara.
Recentemente abbiamo votato favorevolmente al progetto dei campi da padel in via della Repubblica https://www.cittadiniincomune.net/2021/02/10/perche-il-progetto-del-padel-ci-piace/
motivando che quella è un’imprenditoria che ci piace perché NON PREDA suolo, salute e ambiente che non sporca la nostra città, ma la cura e la rende vivibile.
Per queste stesse motivazioni che guidano la nostra azione politica a Falconara Marittima, oggi siamo soddisfatti che sia nuovamente andata deserta l’asta indetta dall’Amministrazione comunale per vendere 4.300 metri quadri edificabili in via Friuli.
Siamo soddisfatti perché quell’area è circondata da aree franose e far edificare lì significa mettere a rischio l’incolumità dei cittadini e il loro stesso patrimonio.
Significa gravare ulteriormente il suolo, l’ambiente, la sicurezza e la vivibilità.
La situazione della zona è certificata dall’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) che nel suo CATASTO NAZIONALE DELLE FRANE descrive che di fianco all’area di via Friuli, lato via Campania, c’è una frana di tipo rotazionale/traslativo.
Sotto l’area di via Friuli, dopo via Basilicata, c’è un’altra frana di tipo rotazionale/traslativo.
Sopra l’area di via Friuli, in zona via Alto Adige e via Sardegna, è presente una frana di tipo rotazionale/traslativo.
E tralasciamo quella al di sopra di via Panoramica (che non è molto distante) che è una frana di tipo complesso.
È una situazione conosciuta dal 1990, verificata sperimentalmente con misure inclinometriche nel 1997; messa nero su bianco dall’Indagine geologica commissionata dal Comune di Falconara e realizzata negli anni 2004-2005 dal Prof. Torquato Nanni (Ordinario di Geologia Applicata dell’Università Politecnica delle Marche).
La differenza tra CiC/FBC/SAF e l’Amministrazione Signorini sta nel fatto che noi crediamo che perseguire la tutela delle risorse ambientali e naturali di Falconara con riguardo soprattutto alla difesa della salubrità e della sicurezza dell’ambiente come scritto nell’art. 9 dello Statuto Comunale necessiti di azioni concrete CHE NON SONO QUELLE sostenute fino ad oggi, in continuità, da Brandoni e Signorini: il bypass ferroviario, le edificazioni di fronte alla ex Montedison, in alcune zone circondate da frane a Falconara Alta e, da ultimo, in via Friuli.
Loris Calcina – Capogruppo consiliare Cittadini in Comune/Falconara Bene Comune e SiAmo Falconara Sinistra in Comune
L’Amministrazione Signorini si è completamente DISINTERESSATA dei motivi della deflagrazione dell’autocisterna vuota adibita al trasporto di petrolio greggio parcheggiata nel piazzale della CAF a confine con le abitazioni di Fiumesino (14/11/2019). NONCURANZA per problematiche connesse alla sicurezza dei cittadini residenti tanto che si è ricordata di scrivere ai Vigili del Fuoco solo il 10 Dicembre 2020, dopo oltre un anno dall’incidente e solo perché sollecitata dall’interrogazione di CiC/FBC/SAF! È allarmante che una cisterna vuota esploda e per evitare che l’evento si ripeta, le cause devono essere conosciute perché soltanto così se ne può evitare il ripetersi e si proteggono i cittadini residenti. Per un’Amministrazione comunale seria È DOVEROSO CONOSCERE LA CAUSA dell’incidente perché soltanto così può pretendere dalla Prefettura e dai Vigili del Fuoco eventuali prescrizioni di sicurezza più stringenti nei confronti di chi gestisce il piazzale di parcheggio delle autocisterne.
L’esplosione che il 14 novembre 2019 si generò da un’autobotte in sosta presso il piazzale della Cooperativa Autotrasportatori Falconara in via Fiumesino ustionò l’autista, impaurì i residenti del quartiere Fiumesino in cui è ubicato il piazzale del CAF ed allarmò i falconaresi.
Intervennero i Vigili del Fuoco di Ancona, i Carabinieri della Tenenza di Falconara Marittima, l’ASUR e una o più pattuglie della Polizia Locale.
Nell’interrogazione consiliare presentata il 5 Giugno 2020, a cui ha risposto l’Amministrazione comunale nel corso del Consiglio comunale del 9 Febbraio scorso, avevamo chiesto:
Ø Se l’Amministrazione Comunale avesse acquisito la Relazione dei Vigili del Fuoco e dell’ASUR riguardo alla dinamica e alle cause che hanno provocato l’esplosione.
Ø Se, a seguito dell’incidente, siano state impartite disposizioni da parte dei Vigili del Fuoco e da parte dell’ASUR riguardo alle misure di sicurezza da implementare nell’area.
Ø Se l’Amministrazione comunale ha chiesto di accertare quali operazioni possono essere svolte sui mezzi in sosta nel piazzale della CAF e se quella effettuata nel pomeriggio del 14 novembre 2019 rientrasse tra quelle ammesse.
Insomma, l’ABC di che cosa deve fare un’Amministrazione attenta alla sicurezza delle attività che ospita sul proprio territorio e attenta alla sicurezza e all’incolumità dei suoi cittadini.
Dalla risposta letta dall’Assessore Barchiesi abbiamo appreso che l’Amministrazione Signorini si è completamente disinteressata della causa di quanto accaduto e delle problematiche connesse alla sicurezza tanto che ha scritto ai Vigili del Fuoco solo il 10 Dicembre 2020, dopo oltre un anno dall’incidente e solo perché sollecitata dalla nostra interrogazione!
Tanto è vero che con la propria nota del 10 Dicembre ha chiesto ai Vigili del Fuoco di conoscere quanto sollevato da CiC/FBC/SAF soltanto per “dare riscontro ad interrogazione consiliare“.
E dire che il 15 Novembre 2019 l’Amministrazione Signorini aveva ricevuto dai Vigili del Fuoco il loro Rapporto di fine intervento dal quale si apprendeva che l’intervento per l’incidente era stato valutato RILEVANTE e che la deflagrazione era avvenuta su una autocisterna vuota adibita al trasporto di petrolio greggio.
Dato che quel piazzale con camion che trasportano sostanze infiammabili si trova a confine con le abitazioni, una Amministrazione comunale seria non può cavarsela rispondendo che “l’area del piazzale CAF è privata ed è parte integrante dell’azienda” che “Non esistono autorizzazioni attinenti rilasciate dal Comune” e che “Eventuali limitazioni sono da ricercare tra le prescrizioni dei VVFF e nel DVR aziendale. Nel verbale di fine intervento dei VVFF non sono state richiamate violazioni, né sono state successivamente comunicate”.
Non è infatti normale che una cisterna vuota esploda!
È allarmante che una cisterna vuota esploda in un piazzale che ospita decine di autocisterne a ridosso delle abitazioni di Fiumesino!
Se è esplosa ci sono delle cause … Per evitare che l’evento si ripeta, le cause devono essere conosciute perché soltanto così se ne può evitare il ripetersi e perché soltanto così si proteggono i cittadini residenti.
E se la causa è conosciuta, allora un’Amministrazione comunale seria pretende da Prefettura e Vigili del Fuoco eventuali prescrizioni di sicurezza più stringenti nei confronti di chi gestisce il piazzale di parcheggio delle autocisterne.
Per noi di CiC/FBC/SAF tutto questo è compito anche del Comune di Falconara!
Loris Calcina – Capogruppo consiliare Cittadini in Comune/Falconara Bene Comune e SiAmo Falconara Sinistra in Comune